Una rinascita a suon di metal per i ticinesi Soulline

Uscito da pochi giorni il nuovo disco “Screaming Eyes” è portatore di un positivo messaggio di resistenza alle avversità
Uscito da pochi giorni il nuovo disco “Screaming Eyes” è portatore di un positivo messaggio di resistenza alle avversità
LUGANO - Si chiama “Screaming Eyes” e - come del resto del repertorio dei rocker ticinesi Soulline - non lesina di certo in distorsioni, ma non fatevi trarre in inganno. Il nuovo disco, pubblicato da poco per la tedesca Massacre Records, è un positivo messaggio di rinascita perché «gli occhi sono lo specchio dell'anima», conferma la band.
L'anima è, ovviamente, metallara: «e urla con forza per una rivincita dalla vita, vita che è fatta di periodi bui, veli d'ombra esistenziali che - una volta accettati - vanno superati, rialzandosi».
Visti i tempi è difficile non fare un parallelo con gli anni pandemici: «All'inizio del 2020 ero demotivato, pensavo di scogliere la band poi è arrivato il lockdown», racconta il chitarrista Lore, «lì ho ricominciato a comporre e quando ho fatto sentire i brani ai compagni di band ho visto nei loro occhi una luce che mancava da tempo, e così che tutto è ripartito».
Il nuovo disco dei Soulline arriva dopo i due singoli “Dragonfly” e “Against Myself”, pubblicati nelle scorse settimane. «Li abbiamo fatti scegliere a un gruppo selezionato di fan che hanno potuto votare i loro pezzi preferiti, dopo un ascolto in anteprima», spiega il frontman Ghebro, «il risultato continua a sorprenderci in positivo».






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