Aprilia Mana 850 GT, la "blasfema" dedicata ai pigri
Aprilia Mana 850 GT, la "blasfema" dedicata ai pigri La tourer italiana ha un cambio da scooter con variatore automatico CVT
La tourer italiana ha un cambio da scooter con variatore automatico CVT
NOALE – Di fronte alla nuova Aprilia Mana 850 GT i puristi storceranno il naso, ma l’ultimo modello uscito dalla casa di Noale riesce ad abbinare comfort e prestazioni come nessuna moto abbia mai osato fare fino ad ora. Il pomo della discordia tra motociclisti integralisti e open-minded sta nel cambio Sportgear con variatore automatico CVT: in pratica, il cambio presente sugli scooter, che qui, però, è disinseribile in favore di quello manuale.
Un fattore, questo, che rende la Mana estremamente comoda da guidare nel traffico, ma che non toglie brio alla guida in autostrada o sulle strade ricche di curve. Il divertimento, infatti, è garantito da tutte le altre caratteristiche della nuova Aprilia, realizzata con un telaio a traliccio in acciaio, un impianto frenante potente e sicuro (con ABS compreso nel prezzo) e una ciclistica molto bene equilibrata.
Quanto al motore, la Mana 850 GT monta un bicilindrico a V da 839 cc raffreddato a liquido in grado di erogare 76 CV a 8.000 giri e tanta coppia ai regimi medio-bassi. Tre le differenti mappature selezionabili: Sport, Touring e Rain. Oltre che dal cambio, il comfort viene garantito da una semicarena forse stilisticamente non apprezzabile, ma molto efficace, in grado di deviare il flusso d’aria da busto e spalle, lasciando scoperta solo la sommità del casco.
Ottimo anche il comfort offerto dalle sospensioni, tarate sul morbido, mentre nel traffico la Mana assicura un controllo perfetto grazie alla posizione di guida eretta, al manubrio largo il giusto e ad un raggio di sterzo contenuto, che consentono slalom molto agili tra le auto.
Decisamente più scomoda, invece, la posizione della bocca del serbatoio, sistemata nel sottosella, così come i freni, non molto morbidi da azionare.
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