Per la prima volta, nell'indice di gradimento si registra il sorpasso in blocco delle offerte telefoniche associate a Coop, Migros, Aldi. Merito di «prezzi migliori e servizi sopra le aspettative».
LUGANO - Alla fine, ecco il sorpasso. Già lo scorso anno, il grado di soddisfazione mostrato dai clienti lo lasciava intendere: quanto a telefonia mobile, forse forse i supermercati sanno fare meglio delle compagnie tradizionali. Aldi, Migros, Coop: stavolta nessuna possibilità d'equivoco. Hanno superato tutti, prime a parimerito con un voto di 5,1 su 6, sondaggio bonus.ch 2018.
Qualcosa è cambiato - Un anno fa, era solo Migros a fare davvero bene, con la sua M-Budget che si aggiudicava un bel 5,1, punteggio più alto di tutti. Aldi era tallonava con 5, comunque più avanti di Sunrise, Swisscom e Upc, 4,9; per non parlare di Salt, ferma a 4,7.
Una lezione da imparare - Nel frattempo, i grandi non hanno imparato la lezione. Sono cresciuti, sì; ma di poco. Hanno guadagnato un misero 0,1 Sunrise Upc e Salt; stabile Swisscom. È cresciuta invece ancora Aldi; è cresciuta soprattutto Coop, performance migliore nell'indice di gradimento con un salto da 4,7 a 5,1.
Dal pane e la frutta agli smartphone - Per le aziende del settore, quasi un campanello d'allarme. Perché è vero che, come osserva Laura Regazzoni Meli, segretaria Acsi, «dietro ci sono ancora loro», le grandi che prestano i loro servizi senza esibire il nome. Ma qualcosa vorrà pur dire se la gente preferisce chi, semmai, è più noto per vendere la frutta e il pane, ma alla fine trionfa anche con le offerte per gli smartphone.
Diamo più fiducia ai piccoli - Due cose, in particolare. La prima: che il cittadino, un po' per ragioni di comodità un po' per offerte più accattivanti, ormai è meno restio a rivolgersi ai piccoli, una volta magari snobbati per mancanza di fiducia. La seconda: che il servizio, sul quale forse si era disposti a soprassedere pur di risparmiare qualche spicciolo, è invece sopra le attese. «Io penso sia soprattutto il prezzo, più interessante per persone con disponibilità limitate», continua Regazzoni Meli. Così, nelle statistiche aumenta il numero di chi da un lato li ha provati, dall'altro ne è rimasto soddisfatto: e il bilancio dei due aspetti porta al trionfo.
I numeri di Migros - Lo comprende bene Migros, unica a offrire dati. «Gli abbonamenti M-Budget Mobile sono attualmente 800'000. L’azienda è soddisfatta e i clienti apprezzano molto i servizi offerti», dice Luca Corti, responsabile comunicazione per il Ticino. Nessun numero da parte di Coop «per ragioni di concorrenza»; Aldi conferma la soddisfazione ma allo stesso modo glissa su eventuali incrementi nel numero di utenti.
Abbonamenti esosi in cambio dell'ultimo iPhone - Ma l'idea che in passato forse si sia osato troppo, e adesso si provi a tornare indietro, a offerte più adatte al proprio profilo di utilizzo reale, non è peregrina. «Pur di acquisire a un prezzo interessante l'ultimo modello di smartphone, la gente ha sottoscritto abbonamenti esagerati. Chi è più disposto a confrontare scopre che non ne ha bisogno», riflette Regazzoni Meli, secondo cui «il sentimento di pagare troppo c'è. Chi paga tanto, poi, si aspetta servizi migliori. Da qui la delusione».
La sorpresa che proprio non ti aspetti - E, di contro, la soddisfazione che giunge quando invece poco ci si aspetta, come rileva il ceo di bonus.ch Patrick Ducret, che spiega: «Esistono tre livelli di mercato: budget, middle e premium. M-Budget, Aldi Mobile e simili sono associate a offerte budget: si mira al risparmio, non alla qualità dei servizi. Che però, invece, c'è. Per i consumatori è una bella sorpresa. Risultati al di sopra delle aspettative portano a fidelizzazione e rating di soddisfazione elevati».
I problemi dei grandi - Quanto alla delusione, la stanchezza, addirittura la paura davanti a nomi che portano con sé anche problemi, vedi i disagi sulle linee o il recente furto di dati sensibili subito da Swisscom, «non credo c'entri - conclude Regazzoni Meli - La gente sa che comunque dietro ci sono sempre gli stessi nomi, messi bene in chiaro sul contratto».