Il proprietario si accolla i costi dell'usura, il locatario i danni dipendenti da lui stesso e i suoi ospiti, quando non li copre l'assicurazione
LUGANO - Resta uno degli investimenti più proficui: garantisce Credit Suisse, secondo cui il mattone può ancora garantire ottime prospettive di guadagno, a chi acquisti un appartamento allo scopo di affittarlo. In tempi in cui comprare casa è sempre più operazione proibitiva, miraggio quasi, e le banche stringono i cordoni delle borse nella concessione di finanziamenti, ecco che locare diventa un business. Ma che cosa accade se, alla scadenza del contratto, si scopre che il proprio inquilino ha rovinato irrimediabilmente il parquet? Strappato la carta da parati? Scardinato il lavabo in bagno?
La domanda è scontata, la risposta meno: chi paga? Nella diatriba che oppone proprietario-locatario, qualche regola e certezza però c'è. Ecco una panoramica dei dubbi più frequenti, con le relative soluzioni.
Di quali danni il locatario è responsabile?
In linea di massima, è responsabile dei danni causati da lui stesso, i suoi ospiti o gli animali domestici. In alcuni casi, però, se ne fa carico l'assicurazione per le responsabilità personali, detratta la franchigia.
Che cosa paga l'assicurazione, nello specifico?
Macchie sul tappeto sopra cui è stato rovesciato un bicchiere di vino, crepe nel lavandino, pavimento danneggiato dai tacchi, graffi in cucina generati da operazioni di pulizia magari troppo meticolose. La gamma è varia. Se capita, l'assicurazione paga anche i danni alla ringhiera danneggiata nella tromba delle scale.
Che cosa paga invece il proprietario?
Paga i danni dovuti alla normale usura, dice Ralph Echensperger di Zurich Svizzera. A tale proposito, l'assicurazione aiuta il locatario a difendersi dalle pretese ingiuste del padrone di casa.
Che cosa si intende per "normale usura"?
Per esempio, carta da parati ingiallita, tracce di mobili o quadri appesi alle pareti e successivamente rimossi.
E se i bambini hanno dipinto il muro?
Se ne occupa l'assicurazione, sostituendo la carta da parati o passando una nuova mano di vernice. Ma per importi stabiliti dal tempo di utilizzo. Il valore è definito dagli anni di sfruttamento potenziale. Se la vita di una carta da parati è stimata in dieci anni e viene sostituita dopo 5, l'assicurazione pagherà solo la metà. E l'altra metà? Grava sulle tasche del padrone di casa.
Ho installato una posta per il gatto alla finestra. Quando me ne vado che succede?
Se si è chiesta e ricevuta l'autorizzazione del proprietario, nulla. In caso contrario, il proprietario può pretendere il rimborso delle spese necessarie a ripristinare la situazione iniziale.
Ho fumato in casa. Devo pagare la ritinteggiatura delle pareti?
Sì, questi costi sono a carico del locatario.
E se ho perso le chiavi? Chi paga la sostituzione della serratura?
Di norma l'assicurazione per la responsabilità civile.
Quando l'inquilino deve segnalare un danno o un torto all'assicurazione?
Al più tardi quando lascia la casa.