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SVEZIALa Svezia prepara i suoi cittadini a una guerra con un opuscolo

22.05.18 - 12:02
Si intitola “Se scoppiano una crisi o una guerra". In caso di conflitto: «La Svezia non si arrenderà mai»
La Svezia prepara i suoi cittadini a una guerra con un opuscolo
Si intitola “Se scoppiano una crisi o una guerra". In caso di conflitto: «La Svezia non si arrenderà mai»

STOCCOLMA - In Svizzera, Paese neutrale come la Svezia, l’idea di essere collettivamente pronti per una guerra accompagna la popolazione da decenni, fra bunker privati, esercito di milizia e scorte d’emergenza raccomandate dall’esercito. Nel Paese scandinavo, però, l’ipotesi di un conflitto armato sembra essere diventata improvvisamente più reale. Per la prima volta dagli Anni ‘80, infatti, la Protezione civile svedese ha ripubblicato un opuscolo informativo dal titolo “Se scoppiano una crisi o una guerra” (qui in inglese).

Nel libretto informativo di una ventina di pagine, che sarà distribuito a 4,8 milioni di fuochi, ci sono indicazioni alla popolazione su come comportarsi in caso di attacchi terroristici, informatici, crisi ambientali o invasioni straniere. Il principio fondamentale è che le persone devono poter sopravvivere il più possibile in autonomia mentre le autorità affrontano le emergenze prioritarie. Devono quindi, per esempio, fare scorte d’emergenza adeguate. Si sottolinea poi l’importanza di tutelarsi dalle fake news e dalla disinformazione nemica.

In caso di attacco da parte di un altro Paese, per esempio, le autorità ricordano che «qualsiasi informazione che suggerisca che bisogna smettere di resistere è falsa»: «Non ci arrenderemo mai», assicura la Protezione civile.

Nel presentare l’opuscolo, le autorità hanno sottolineato la necessità di preparare la Svezia a incendi gravi, condizioni meteorologiche estreme, attacchi informatici e guerre a causa dei cambiamenti climatici, del cybercrimine dilagante, della minaccia terroristica e della situazione della politica di sicurezza mondiale attuale.

Il libretto arriva in seguito a un’escalation della tensione nel Baltico seguita alle azioni militari russe in Georgia e Ucraina. La Svezia ha aumentato sensibilmente il budget per la difesa e sta valutando l’ingresso nella Nato.       

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