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SVIZZERABoom del commercio estero ad aprile

30.05.24 - 09:10
Notevole incremento sia per le importazioni che per le esportazioni
Depositphotos (Nightman1965)
Fonte Ats
Boom del commercio estero ad aprile
Notevole incremento sia per le importazioni che per le esportazioni

BERNA - Dopo diversi mesi di debolezza il commercio estero si è rivelato in forte crescita in aprile: nel confronto con marzo sono progredite a ritmi notevoli sia le esportazioni, salite del 9,1% a 23,4 miliardi franchi, sia le importazioni, che hanno beneficiato di un incremento del 5,9% a 19,5 miliardi.

Il quarto mese dell'anno si è chiuso così con un'eccedenza di 3,9 miliardi, a fronte dei 3,1 miliardi di marzo, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (vale a dire corrette dell'effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a +9,6% (export) e +3,2% (import).

I vari settori dell'esportazione hanno mostrato un andamento quasi univoco. Quello di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) +14,9% (a 13,0 miliardi di franchi); seguono, molti staccati, le macchine e l'elettronica (+2,7% a 2,8 miliardi), l'orologeria (+4,6% a 2,2 miliardi), gli strumenti di precisione (+2,2% a 1,5 miliardi) e i metalli (-0,9% a 1,2 miliardi).

A livello geografico, il continente più importante per il Made in Switzerland rimane l'Europa (+4,1% a 13,1 miliardi), con un contributo significativo fornito da Germania (+0,6% a 3,6 miliardi), Slovenia (+10,3% a 1,9 miliardi) e Italia (-3,7% a 1,7 miliardi), che sono il secondo, il terzo e il quarto fra i principali sbocchi dell'export. In forte aumento è il Nordamerica (+15,3% a 5,0 miliardi), con gli Stati Uniti (+15,9% a 4,7 miliardi) che rafforzano il primato di paese più importante per le merci elvetiche. Fa un sostanziale passo in avanti anche l'Asia (+9,9% a 4,7 miliardi), con un balzo della Cina (+23,6% a 1,5 miliardi), quinto mercato per le aziende della Confederazione.

Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante rimane quello chimico-farmaceutico (+11,7% a 6,7 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (+4,2% a 2,9 miliardi), veicoli (-6,2% a 1,8 miliardi), metalli (+2,5% a 1,3 miliardi), tessili e abbigliamento (+1,5% a 1,0 miliardi), nonché prodotti energetici (+12,9% a 1,0 miliardi). Riguardo alle regioni, sono in progressione sia l'Europa (+5,8% a 14,2 miliardi) che l'Asia (+12,7% a 3,5 miliardi), mentre arretra il Nordamerica (-1,5% a 1,2 miliardi).

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