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SVIZZERAIpoteche: il trend è verso le durate lunghe e lunghissime

03.01.22 - 06:50
«Assistiamo anche a un netto calo delle ipoteche a tasso fisso di due e tre anni» commenta Comparis
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Ipoteche: il trend è verso le durate lunghe e lunghissime
«Assistiamo anche a un netto calo delle ipoteche a tasso fisso di due e tre anni» commenta Comparis

ZURIGO - All’inizio del quarto trimestre 2021, la paura dell’inflazione ha portato a un netto aumento dei tassi indicativi per le ipoteche a tasso fisso. Quando però a novembre sono sorti i timori che la crescita economica potesse raffreddarsi considerevolmente, i tassi ipotecari sono scesi di nuovo – in alcuni casi anche ai minimi trimestrali. È quanto indicano i dati di HypoPlus, specialista in intermediazione ipotecaria del Gruppo Comparis.

Tassi in aumento solo nel secondo semestre - Per il momento non c’è da aspettarsi un aumento dei tassi d’interesse. Stando alle previsioni annuali pubblicate a dicembre da Comparis, nella primavera del 2022 i tassi ipotecari dovrebbero muoversi nel range del trimestre precedente. Una leggera pressione al rialzo sui tassi ipotecari comincerà a farsi sentire solo nella seconda parte dell’anno.

L’innovazione accelera il passaggio alle durate più lunghe - La preferenza per le durate lunghe e anche molto lunghe (15 anni) osservata nell’ultimo trimestre dovrebbe continuare nel 2022. «Il successo sempre maggiore delle ipoteche di lunga durata non è dovuto solo al leggero aumento dei tassi previsto per la seconda metà dell’anno, ma anche a un’innovazione nel mercato ipotecario: alcuni istituti ipotecari hanno infatti abolito l’indennità per estinzione anticipata», spiega Leo Hug, esperto Comparis in finanze Insieme a tassi d’interesse più bassi (1,15% nel terzo trimestre, 1% alla fine del quarto trimestre), questa novità porta a un forte aumento della domanda. HypoPlus ha intermediato più ipoteche a tasso fisso di 15 anni nel quarto trimestre del 2021 che nei tre trimestri precedenti messi insieme.

L’ipoteca Saron perde il vantaggio competitivo - Con l’eliminazione dell’indennità per estinzione anticipata, le durate brevi, e in particolare le ipoteche Saron, perdono il vantaggio competitivo di una maggiore flessibilità. Se è vero infatti che al momento hanno tassi di solo lo 0,37%, lo svantaggio è che offrono poca sicurezza a livello di pianificazione finanziaria. Un’alternativa sono le ipoteche a tasso fisso di oltre 10 anni, attualmente allo 0,74% – un tasso d’interesse ancora basso. Le ipoteche con durate molto lunghe (15 anni), che quindi garantiscono una maggiore sicurezza in termini di pianificazione e di budget, sono disponibili anche a tassi intorno all’1%. Alcuni istituti ipotecari offrono entrambe le durate senza indennità per estinzione anticipata. 

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