Lo svizzero Camperio diventa proprietario di Borsalino

Sono stati firmati gli ultimi atti che concludono la procedura iniziata col fallimento dell'azienda italiana
ALESSANDRIA - Il fondo Haeres Equita dell'imprenditore svizzero Philippe Camperio è da oggi proprietario dell'azienda Borsalino e non più soltanto del marchio. Presso una notaio di Alessandria (Piemonte) sono stati firmati gli ultimi atti che concludono la procedura iniziata col fallimento della Borsalino e la successiva asta.
Da Camperio, che ha rilevato in affitto la storica azienda di cappelli dal 2015, ha parlato di «tre anni di duro lavoro» e ora punta al rilancio dell'azienda. All'arrivo di Camperio i dipendenti erano 105; oggi 130, nonostante l'incertezza sull'esito finale di questa importante operazione.
La società, prima di essere acquisita dalla Haeres Equita, era indebitata per circa 34,6 milioni di franchi a causa della malagestione. L'ex patron Marco Marenco era ricercato per truffa, bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale ai danni di numerose società italiane e internazionali. È stato arrestato a Lugano nell'aprile del 2015 e condannato a cinque anni dal tribunale di Asti (Piemonte) il 19 dicembre del 2016.
L'azienda di Alessndria era stata trascinata nel crack finanziario dell'imprenditore Marco Marenco, a cui facevano riferimento quasi duecento società. È stato uno dei fallimenti più grandi della storia italiana dopo Parmalat, ben 3,5 miliardi di euro.
La Borsalino, nata come piccolo laboratorio di cappelli nel 1857, è diventata famosa in tutto il mondo grazie a un grande savoir faire industriale e artigianale. Per creare un Borsalino servono 52 passaggi e sette settimane di lavorazione.



