Crisi dei giocattoli, la catena Toys R Us chiude 182 negozi

La società ha dichiarato bancarotta a settembre. È un taglio del 20%
NEW YORK - La catena di giocattoli Toys R Us ha annunciato che chiuderà 182 negozi negli Usa, pari a un taglio del 20%. La società, che ha dichiarato bancarotta a settembre negli Stati Uniti, nei suoi 70 anni di attività ha aperto 1'600 negozi in tutto il mondo, di cui 880 negli USA.
Le chiusure, che richiedono l'approvazione del tribunale, dovrebbero iniziare all'inizio del mese prossimo ed essere completate per la fine di aprile, ha spiegato il Ceo, Dave Brandon. "Le azioni che stiamo intraprendendo sono necessarie per darci la possibilità di emergere dalle nostre procedure fallimentari come una società più redditizia e competitiva", ha precisato. In diversi altri negozi, ha spiegato il Ceo, il brand Toys R Us verrà unito a quello Babies R Us.
L'industria dei giocattoli in generale sta affrontando un periodo non molto roseo, con produttori come Lego e Mattel che lottano con il calo delle vendite. La notizia arriva inoltre dopo un anno difficile per i rivenditori negli Stati Uniti, dove le chiusure di negozi sono più che triplicate rispetto ai 12 mesi precedenti, raggiungendo la quota record di quasi 7'000 secondo i dati del think thank Fung Global Retail & Technology. Gran parte della crisi è da attribuire all'enorme aumento degli acquisti online.




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