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GERMANIAPrimark, prezzi stracciati e dipendenti videosorvegliati

17.10.14 - 15:39
Reportage su Ard delle condizioni di lavoro dei collaboratori di Primark, catena di negozi di abbigliamento irlandese presente in diversi paesi europei
Primark, prezzi stracciati e dipendenti videosorvegliati
Reportage su Ard delle condizioni di lavoro dei collaboratori di Primark, catena di negozi di abbigliamento irlandese presente in diversi paesi europei

BERLINO - Quasi un anno fa su 20 Minuti e Ticinonline avevamo parlato di un gruppo di studenti che, in una tesina aveva stilato un piano gestionale per lanciare Primark, la catena di negozi di abbigliamento che ha filiali in mezza Europa, tra cui Austria e Germania, ed è in rapida espansione. L'anno scorso i quattro studenti avevano aperto una pagina "Primark Schweiz" su Facebook, per chiedere l'apertura anche in Svizzera dei negozi d'abbigliamento a prezzi stracciati.

Già allora la richiesta era stata criticata da chi ha a cuore le condizioni di lavoro degli operai nei paesi in via di sviluppo che producono capi d’abbigliamento, rivenduti in Europa a tre franchi o calzoni, dal prezzo stracciato di 10 franchi.

In Germania la catena irlandese è presente dal 2009, conta 6.300 collaboratori e una quindicina di filiali, prese letteralmente d'assalto, soprattutto dai giovani a caccia dell'affarone. Un affare dietro il quale si cela una politica del personale che ieri ARD, con la sua trasmissione d’informazione "plusminus", ha messo in luce, o meglio, in cattiva luce Primark.

Iniziamo dal salario. Diversamente dalle concorrenti H&M e Zara, Primark non paga secondo i tariffari in uso in Germania. Inoltre verrebbero violate anche le norme riguardanti l'orario notturno di lavoro. Gli scaffali si svuotano così in fretta che i commessi sono obbligati a restare in negozio a riempirli dopo l'orario di chiusura. Anziché indennizzare i dipendenti con un supplemento del 50%, come fanno H&M e Zara, Primark paga soltanto il 25%.

Ma non finisce qui. A destare sgomento in Germania è la politica di sorveglianza "sistematica" che Primark attuerebbe nei confronti dei suoi collaboratori. "Fa parte della politica aziendale il controllo degli effetti personale e delle borse dei dipendenti sul posto di lavoro", riferisce il quotidiano tedesco Express.de.

Un ex dipendente Primark in incognito ha raccontato ad ARD che "gli unici posti in cui non sono installate le videocamere sono i servizi igienici e gli spogliatoi. Se vogliono vedere se ci si è seduti visionano il materiale videoregistrato e ti chiedono: "Perché sei rimasto così a lungo nell'atrio?"".

"Da noi non ci sono trucchi", ha assicurato la direttrice dell'azienda, Breege O'Donoghue. "Plusminus", infine, ha mostrato la nuova filiale di Krefeld, aperta recentemente. 128 le telecamere installate, di cui la metà non in spazi di pubblico passaggio.

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