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Disastro Starmer, i consensi sono in caduta libera

Il crollo del leader laburista, eletto solo 4 mesi fa, è da record. Il più rapido tra tutti i primi ministri nella storia moderna del Paese
keystone-sda.ch / STF (ANDY RAIN / POOL)
Fonte ats
Disastro Starmer, i consensi sono in caduta libera
Il crollo del leader laburista, eletto solo 4 mesi fa, è da record. Il più rapido tra tutti i primi ministri nella storia moderna del Paese
LONDRA - Prosegue il calo vertiginoso di consensi per il premier laburista britannico Keir Starmer, indicato da un ultimo sondaggio - a 4 scarsi mesi dalla vittoria alle elezioni di luglio - a un umiliante scarto fra giudizi positivi e negativi della...

LONDRA - Prosegue il calo vertiginoso di consensi per il premier laburista britannico Keir Starmer, indicato da un ultimo sondaggio - a 4 scarsi mesi dalla vittoria alle elezioni di luglio - a un umiliante scarto fra giudizi positivi e negativi della popolazione pari ora a un meno 38%.

Lo riporta con enfasi il filo-conservatore Daily Telegraph, citando una rilevazione condotta da More In Common, che assegna al capo del governo attuale il poco invidiabile record del tracollo di popolarità più rapido fra tutti i primi ministri eletti nella storia moderna del Regno Unito.

Il nuovo saldo negativo colloca sir Keir persino dietro Rishi Sunak, suo predecessore Tory: visto che il tasso di consenso di Sunak, leader ad interim dell'opposizione ancora solo per pochi giorni dopo la disfatta elettorale estiva, in attesa del risultato il 2 novembre del ballottaggio per la sua successione fra Kemi Badenoch e Robert Jenrick, è dato al momento in lieve risalita a un meno 31%. Per fare qualche paragone, i media ricordano come nell'intervallo di pochi mesi trascorso fra la loro prima vittoria elettorale e la loro prima manovra finanziaria, Tony Blair, David Cameron o Boris Johnson potessero tutti contare su un saldo di simpatie largamente attivo: Blair, nel 1997, addirittura a un più 46%.

A pesare in negativo su Starmer - già in partenza incapace di suscitare grandi entusiasmi, e risultato trionfatore alle urne più per il collasso Tory che per il bottino di voti conquistato dal Labour - sono soprattutto, secondo gli analisti, le prime mosse di politica economica e sociale del suo governo (in un contesto peraltro non facile sul fronte della situazione ereditata nei conti): col controverso taglio dei sussidi per il caro bollette sul riscaldamento a 10 milioni di pensionati e le anticipazioni sul rigore di spesa e l'incremento di alcune tasse previsti nella finanziaria d'esordio che la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, s'appresta a illustrare domani in Parlamento.

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