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Wikileaks, nuove rivelazioni: «Chelsea mocciosa viziata»

Sono state diffuse oltre 50 mila email hackerate di John Podesta, presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton
Wikileaks, nuove rivelazioni: «Chelsea mocciosa viziata»
Sono state diffuse oltre 50 mila email hackerate di John Podesta, presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton
WASHINGTON - Da Chelsea "mocciosa viziata" ai finanziamenti dell'Arabia saudita e del Qatar all'Isis, dalle speranze riposte nella nomina di Donald Trump come candidato più facilmente battibile alle intimità con la stampa: son...

WASHINGTON - Da Chelsea "mocciosa viziata" ai finanziamenti dell'Arabia saudita e del Qatar all'Isis, dalle speranze riposte nella nomina di Donald Trump come candidato più facilmente battibile alle intimità con la stampa: sono alcuni dei temi evidenziati dalla diffusione in varie tranche, l'ultima ieri, di oltre 50 mila email hackerate di John Podesta, presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton.

Nulla sembra sfuggire al dibattito interno allo staff della Clinton.

Le mail più imbarazzanti, dopo quelle già uscite sui suoi rapporti con Wall Street e la classe media, riguardano le tensioni all'interno della Fondazione di famiglia.

Da un lato Doug Band, collaboratore di lunga data di Bill, che si lamenta di Chelsea: «Sta agendo come una mocciosa viziata che non ha altro da fare che creare problemi per giustificare quello che fa perché, come ha detto lei stessa, non ha ancora trovato la sua strada e un senso nella sua vita».

Dall'altro lo stesso Band rivela che Laura Graham, capo operazioni della Fondazione, nel 2011 era stata sull'orlo del suicidio per lo stress causatole da Bill e da Chelsea.

In una presunta email inviata dalla Clinton a Podesta nell'agosto del 2014, l'ex segretario di stato sottolinea la necessità di usare «i nostri asset diplomatici e quelli più tradizionali dell'intelligence per fare pressione sui governi del Qatar e dell'Arabia Saudita, che stanno fornendo sostegno finanziario e logistico clandestino all'Isis e ad altri gruppi radicali sunniti nella regione».

La nuova trance di email dettaglia il confronto, giorno dopo giorno, tra gli uomini della Clinton su come affrontare le varie questioni e i rapporti con la stampa: con alcuni cronisti emerge una certa "complicità", a volte quasi una sudditanza.

Non mancano le curiosità. Ad un certo punto una dozzina di funzionari della campagna elettorale hanno intrattenuto una fitta corrispondenza e-mail per stabilire se Clinton potesse pronunciare o meno uno scherzo sulle pettinature del suo avversario.

Nelle nuove rivelazioni di Wikileaks spuntano pure gli Ufo, di cui Podesta è un appassionato: un membro della band Blink 182 gli scrive per presentargli due persone "molto importanti" per discutere di oggetti non identificati.

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