Costa d'Avorio: colpi armi pesanti intorno presidenza Abidjan
"Non la smettono di sparare. Gli uomini di Gbagbo resistono su tutte le posizioni - ha detto una persona che vive in zona -. Si sentono colpi molto pesanti di artiglieria, di lanciarazzi RPG-7, di mitragliatrici pesanti".
Le milizie del presidente ivoriano riconosciuto dalla comunità internazionale, Alassane Ouattara, nei giorni scorsi hanno compiuto una vasta offensiva contro le forze di Gbagbo, conquistando una serie di città e isolando in pratica la roccaforte avversaria, città principale del paese, Abidjan. Da ieri sera i soldati di Ouattara hanno cominciato a bombardare il palazzo presidenziale di Abidjan, dove non è chiaro se si trovi ancora Gbagbo.
Da quattro mesi in Costa d'Avorio è in corso una ennesima recrudescenza della guerra civile che insanguina il paese dal 2002. Il nuovo scontro è iniziato quando entrambi i candidati alle elezioni presidenziali del 31 ottobre - 29 novembre 2010 hanno detto di avere vinto.
La comunità internazionale ha riconosciuto Ouattara come vincitore, ma il presidente uscente Gbagbo e i militari a lui fedeli hanno rifiutato di accettare il verdetto. Quest'ultima vampata di guerra civile secondo l'ONU ha fatto finora 500 morti.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!