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Ha filmato lo schianto del Boeing. Ha 17 anni. «Scioccato, non usa più il telefono»

Il video di Aryan, 17 anni, testimone del disastro aereo in India, diventa cruciale per le indagini e lo espone a una forte pressione mediatica.
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Fonte BBC
Ha filmato lo schianto del Boeing. Ha 17 anni. «Scioccato, non usa più il telefono»
Il video di Aryan, 17 anni, testimone del disastro aereo in India, diventa cruciale per le indagini e lo espone a una forte pressione mediatica.

AHMEDABAD - Sotto shock dopo aver filmato con il suo smartphone il disastro aereo del Boeing 787-8 Dreamliner di Air India, che il 12 giugno scorso ha causato più di 270 morti. Si chiama Aryan e ha 17 anni. Le immagini dell'aereo che precipitava - inviate al papa e ad alcuni amici - sono diventate prove cruciali per le indagini, oltre che virali, mettendo così il giovane al centro di una incessante pressione mediatica.

Alla BBC, il ragazzo ha detto di aver «visto l'aereo». «Stava scendendo. Poi ha oscillato e si è schiantato proprio davanti ai miei occhi». Il padre, Maganbhai Asari, aggiunge che suo figlio è ora traumatizzato: «È così spaventato che ha smesso di usare il suo telefono».

L'emittente britannica spiega poi che la famiglia - mamma e due figli - vive in un villaggio lontano dalla città, mentre lui si è trasferito da tre anni in un quartiere vicino all'aeroporto, in una stanza sulla terrazza di un edificio di tre piani. Il giorno dello schianto era la prima volta che Aryan lasciava il suo paese natale per visitare il padre ad Ahmedabad, dove è impiegato nella metropolitana cittadina, dopo essere andato in pensione da soldato dell'esercito.

Il 17enne era entusiasta di vedere gli aerei da vicino, dato che nel suo villaggio li vedeva solo in lontananza. E ad Ahmedabad ci era andato in compagnia della sorella, che doveva sostenere un esame per diventare agente di polizia. Il giorno dell'incidente, dopo aver pranzato insieme, papà Maganbhai era andato al lavoro, lasciando i figli a casa.

Lo studente era uscito sulla terrazza per filmare e aveva notato che l'aereo «stava tremando, muovendosi a sinistra e a destra». Ha continuato a filmare mentre l'aereo precipitava, incapace di comprendere la gravità della situazione.Dopo l'impatto e l'esplosione, Aryan ha inviato il video al padre e lo ha chiamato, dicendogli: «L'ho visto papà, l'ho visto schiantarsi». Maganbhai ha cercato di rassicurarlo, ma inutilmente: Aryan era «fuori di sé per l'orrore». Poi gli ha chiesto di non condividere il video, ma il ragazzo, spaventato e sotto shock, lo aveva inviato a degli amici. Immediatamente dopo «il video era ovunque».

Verranno giorni difficili, con giornalisti e curiosi che affolleranno la loro casa. La polizia ha rintracciato e interrogato Aryan, che non è stato trattenuto ma ha dovuto fornire la sua testimonianza. «Era così turbato - ha detto di lui il padre - che abbiamo deciso di rimandarlo al villaggio». Tornato a casa, Aryan ha ripreso la scuola, ma non è più lo stesso.

«Sua madre mi dice che ogni volta che il telefono squilla, si spaventa - conclude il signor Asari -. So che migliorerà col tempo, ma penso che non cercherà più aerei in cielo».

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