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GUERRA IN UCRAINA

Svizzera possibile sede per le trattative di pace?

Lo si evince dalle parole di Zelensky a commento della chiamata tra Putin e Trump. «Pronti a parlare ovunque»
Zelensky/X
Fonte ATS
Svizzera possibile sede per le trattative di pace?
Lo si evince dalle parole di Zelensky a commento della chiamata tra Putin e Trump. «Pronti a parlare ovunque»

KIEV - «Le trattative fra Russia e Ucraina inizieranno immediatamente», con il Vaticano pronto a ospitarle. Lo ha detto Donald Trump commentando la lunga telefonata, durata oltre due ore, con Vladimir Putin. E Zelensky accetta: è pronto a sedersi a un tavolo, ovunque.

Ha spiegato di aver informato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, il presidente della Francia, Emmanuel Macron, la premier italiana Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il presidente della Finlandia Alexander Stubb di quanto discusso e dei risultati della chiamata.

Su X è arrivata la presa di posizione di Volodymyr Zelensky: «L'Ucraina è pronta a negoziare direttamente con la Russia in qualsiasi formato che porti risultati. Turchia, Vaticano, Svizzera: stiamo valutando tutte le sedi possibili».

Ha ribadito che l'Ucraina non accetterà di ritirare il suo esercito dalle zone sotto il suo controllo, come era stato chiesto dai mediatori di Mosca ai colloqui di Istanbul. «Nessuno ritirerà le nostre truppe dai nostri territori», ha dichiarato Zelensky ai giornalisti a Kiev, rispondendo alle domande sulle richieste di Mosca all'Ucraina di abbandonare completamente le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, quattro regioni che la Russia afferma di aver annesso ma di cui non ha il pieno controllo.

Il presidente ucraino e Trump si sono parlati anche prima del colloquio tra il tycoon e Putin. È stato lo stesso Zelensky a svelare che cosa si sono detti: «Gli ho chiesto di non prendere decisioni sull'Ucraina senza di noi. Queste sono questioni di principio per noi e molto importanti».

Dalle parole di Zelensky emerge quindi anche la Svizzera come possibile e ipotetica sede per i negoziati, oltre al Vaticano, citato dal presidente americano, e la Turchia già sede dell'incontro della settimana scorsa. Trump ha detto che «sarebbe fantastico se le trattative si svolgessero in Vaticano».

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