Mosca chiede però la presa in carico di tutti i fattori di sicurezza, inclusa l'espansione della NATO
MOSCA - La Russia è pronta a riprendere il dialogo con gli Usa sulla stabilità strategica, rispondendo a segnali in questo senso dell'amministrazione di Donald Trump, ma solo se saranno tenuti in considerazione "tutti i fattori che hanno un impatto sulla sicurezza", compresa "l'espansione della Nato". Lo ha detto il segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, Serghei Shoigu.
"L'amministrazione di Donald Trump sta dimostrando la volontà di riprendere il dialogo sulle questioni riguardanti la stabilità strategica", ha affermato Shoigu. "Siamo pronti a questo dialogo. Tuttavia - ha aggiunto - questo dialogo è possibile per noi solo se consideriamo tutti i fattori relativi alla sicurezza. E questi includono le questioni dell'espansione della Nato, la costruzione di un sistema di difesa missilistico globale e lo schieramento di missili a corto e medio raggio".
"L'attuale crisi nel campo del controllo delle armi strategiche e nel campo del disarmo è una diretta conseguenza della politica spericolata della precedente amministrazione Usa", conclude il segretario del Consiglio di Sicurezza russo.
Attualmente il solo trattato tra Stati Uniti e Russia ancora in vigore sulla riduzione delle armi nucleari è il New Start, che scadrà nel febbraio del prossimo anno. Nel 2018 Trump, durante la sua prima presidenza, decise l'uscita degli Usa dal trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), firmato nel 1987 dai presidenti Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, che metteva al bando i missili a corto e medio raggio basati a terra, denunciando violazioni da parte di Mosca.