La Russia: «Gli Stati Uniti si defilano? Meglio, faccia un passo indietro anche l'Ue»

Gli Stati Uniti avrebbero ora «altre priorità» e potrebbero interrompere il lavoro di mediazione. Mosca: «Opportunità per la vittoria»
WASHINGTON/MOSCA - Gli Stati Uniti sembrano vicini a un ritiro dal tavolo negoziale per la pace in Ucraina. Dopo essersi posto subito come interlocutore nel processo verso quanto meno una tregua, Trump pare ora aver esaurito la pazienza. Ma da Mosca non sembra esserci preoccupazione, anzi anche l'Ue viene invitata a prendere le distanze.
«Se una delle due parti si comporta da stupida, siamo pronti ad andarcene dal tavolo dei negoziati», ha detto oggi Trump, dichiarando di voler vedere una rapida intesa per porre fine alla guerra, pena la fine dei lavori di mediazione.
Il suo segretario di Stato Marco Rubio aveva lasciato intendere che gli USA non intendono offrire un aiuto permanente al Paese aggredito. «Per tre anni abbiamo stanziato miliardi di dollari a sostegno dell’Ucraina», ha detto. «Ma ora siamo arrivati al punto in cui dobbiamo concentrarci su altre priorità».
Da parte russa, un possibile ritiro pare essere gradito. L'ex presidente Dmitri Medvedev vede in un passo indietro americano un’opportunità per ottenere una vittoria rapida e completa in Ucraina. Sarebbe saggio, ha scritto su X, che i rappresentanti statunitensi «si lavino le mani dell'intera questione ucraina» in assenza di progressi. Lo ha scritto sulla piattaforma X (ex Twitter).
«Anche l’Unione Europea dovrebbe fare lo stesso. Così la Russia risolverà la questione più rapidamente», ha dichiarato in inglese il vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo.
Sembra invece imminente la finalizzazione dell'accordo sulle terre rare tra Stati Uniti e Ucraina: dopo la firma del memorandum di ieri, la data dovrebbe essere quella di giovedì.




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