Trovati resti umani e ossa in un deposito fuori Damasco

Le «vittime» sarebbero «non più di venti»
DAMASCO - I Caschi Bianchi, un'organizzazione di soccorso siriana, ha annunciato la scoperta di corpi e ossa in un magazzino alla periferia di Damasco, dove rinvenimenti del genere stanno aumentando dalla caduta di Bashar al-Assad.
Situato a una cinquantina di metri dal mausoleo di Sayyeda Zeinab, un luogo venerato dagli sciiti nel sud della capitale siriana, il magazzino era pieno di scatole di medicinali squarciate a terra, ha osservato un giornalista dell'agenzia di stampa Afp. Sul posto, i soccorritori, la maggior parte vestiti con tute bianche, stanno recuperando e trasportando i resti in sacchi neri per evacuarli a bordo di un camion.
«Abbiamo ricevuto segnalazioni di odori putridi provenienti da questo sito, abbiamo trovato un frigorifero dove giacevano corpi in decomposizione», ha detto all'Afp un responsabile dei Caschi Bianchi, Ammar al-Salmo. Sul terreno sono sparse anche ossa umane, ha aggiunto, stimando il numero delle «vittime» in «non più di venti». «Sulle borse dove si trovavano i corpi c'era scritto 'Aleppo-Hraytan'», accompagnato da un numero, ha detto ancora al-Salmo.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!