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Muore dopo aver consegnato un pacco: è colpa del caldo?

La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì a La Spezia
Depositphotos (franky242)
Fonte Ats Ans
Muore dopo aver consegnato un pacco: è colpa del caldo?
La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì a La Spezia
LA SPEZIA - Un operatore delle Poste Italiane di La Spezia, in Liguria, è stato stroncato da un malore subito dopo aver consegnato un pacco in un appartamento. L'uomo si è accasciato sulle scale dell'abitazione ed è morto. Lo co...

LA SPEZIA - Un operatore delle Poste Italiane di La Spezia, in Liguria, è stato stroncato da un malore subito dopo aver consegnato un pacco in un appartamento. L'uomo si è accasciato sulle scale dell'abitazione ed è morto.

Lo comunica Uiltrasporti - la Federazione di categoria dell'Unione Italiana dei Lavoratori (UIL) - sottolineando che il fatto è successo alle 13.30 di ieri, dato rilevato dal palmare in dotazione al corriere. Non è escluso che il malore mortale sia stato provocato dal caldo che in queste ore affligge tutta la Liguria.

«Negli ultimi anni - scrive Giovanni Ciaccio, segretario ligure di Uiltrasporti -, il settore delle consegne a domicilio è esploso, i tempi sono frenetici e non tengono conto del benessere dei lavoratori. I committenti sono sempre alla ricerca di maggiore produttività del personale, non tenendo in considerazione il fattore umano, l'età, le condizioni meteorologiche e del caldo intenso. Occorre intervenire prima che sia troppo tardi, riducendo gli orari di lavoro e i carichi del personale, poiché non è possibile sopportare per molti anni i ritmi ai quali sono sottoposti i corrieri». La società datrice di lavoro, che opera per conto dell'azienda delle spedizioni espresse Sda, appartenente al gruppo Poste Italiana, si è già resa disponile a supportare la famiglia del corriere.

«Uiltrasporti - conclude la nota - è al fianco dei lavoratori delle spedizioni che operano in condizioni estreme con carichi di lavoro e condizioni meteorologiche impossibili. A Genova è stato firmato di recente un protocollo sul "calore" con la Prefettura: occorre che questo accordo venga recepito in toto in tutta la Liguria. Non possiamo più accettare che il profitto e la produttività richiesta dai committenti, si realizzino sulle spalle dei lavoratori del settore».
 

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