Strage di migranti a San Antonio, 22 erano guatemaltechi

La conferma arriva dalle autorità dello stato centro-americano
CITTÀ DEL GUATEMALA - Il ministero degli Esteri e la rete consolare del Guatemala hanno annunciato ufficialmente che sono stati identificati 22 cittadini guatemaltechi fra le 53 vittime fatali rinvenute morte per soffocamento all'interno di un grosso autocarro a San Antonio in Texas il 27 giugno scorso.
Oltre a questi, si precisa in un comunicato pubblicato dal quotidiano La Prensa Grafica, tre migranti guatemaltechi sono ancora ricoverati in ospedale, uno dei quali sarà presto dimesso. L'operazione d'identificazione, aggiunge il documento, ha richiesto una complessa attività ed è stata portata a termine attraverso il Registro nazionale delle persone (Renap).
Per confermare il riconoscimento dei cittadini deceduti, si dice poi, il processo ha previsto il prelievo delle impronte digitali e, nel caso di minori, un intervento di parenti che hanno visionato materiale fotografico. Infine il ministero degli Esteri ha chiarito che due delle persone in un primo tempo identificate come messicani, erano invece partiti dal Guatemala e avevano ottenuto in Messico falsi documenti d'identità.
Nell'autocarro che era entrato negli Usa con targhe e documenti falsi, c'erano 64 persone, oltre che guatemaltechi, anche messicani, salvadoregni e honduregni, di cui undici sono sopravvissuti.




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