Tiziana Cantone: il pm chiede l’archiviazione del fascicolo sui video hard

Per esercitare l’azione penale nei confronti dei quattro uomini indagati per diffamazione non ci sarebbero i presupposti
NAPOLI - Questo è quanto sostengono il procuratore aggiunto di Napoli Fausto Zuccarelli e il sostituto Alessandro Milita, chiedendo, di conseguenza, l’archiviazione del fascicolo aperto in seguito alle denunce di Tiziana Cantone, la 31enne morta suicida lo scorso 13 settembre, dopo la diffusione sul web di alcuni video hard privati.
La giovane si rivolse alla magistratura segnalando la diffusione virale di tali filmati, ma lei, nel corso del tempo, cambiò la versione più volte, sostenendo, inizialmente, di avere smarrito il cellulare che conteneva quel materiale e poi ammettendo che fu lei stessa ad inviarli a quattro “amici” conosciuti sul web.
Tiziana fece i nomi di coloro che riteneva responsabili, ma in un secondo tempo ritirò la denuncia, spiegando di non essere certa che fossero quei quattro uomini i responsabili della divulgazione. Un ultimo passo fatto dalla ragazza, questo, vista la mancanza di elementi, dettato, presumibilmente, dal timore di venire accusata di calunnia.
L’inchiesta sull’induzione al suicidio invece prosegue.




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