Ha colpito il maestro Peppe Vessicchio, cos'è la polmonite interstiziale

Polmonite interstiziale, una minaccia sottovalutata: ecco chi è più a rischio e come si può prevenire.
Polmonite interstiziale, una minaccia sottovalutata: ecco chi è più a rischio e come si può prevenire.
ROMA - La scomparsa di Peppe Vessicchio, noto direttore d'orchestra, all'età di 69 anni, ha riportato l'attenzione sulla polmonite interstiziale, causa del suo decesso. Ricoverato all'ospedale San Camillo di Roma, Vessicchio è morto a seguito di un rapido aggravamento della malattia.
Cos'è dunque la polmonite interstiziale? - La pneumopatia interstiziale è «una polmonite che colpisce l’interstizio», dice Stefano Nava, direttore di Pneumologia al Corriere della Sera. A essere colpito quindi è il tessuto connettivo di sostegno tra gli alveoli, compromettendo così lo scambio di ossigeno. Le forme più comuni di questa tipologia di malattie sono la polmonite interstiziale classica e la fibrosi polmonare idiopatica.
L'infiammazione - causata per esempio da infezioni virali, dall'inalazione di sostanze chimiche, farmaci - porta a un aumento del tessuto connettivo, rendendo la respirazione difficoltosa.
Sintomi e mortalità - I sintomi includono dispnea ("fame d'aria"), anche a riposo, tosse secca e febbre. La prevenzione si basa sull'evitare l'esposizione a fattori ambientali inquinanti. Il professor Francesco Blasi, esperto di malattie respiratorie, sentito da Repubblica, sottolinea la serietà della malattia, con una mortalità del 10-15% nei casi che richiedono ricovero, e fino al 50% per i pazienti intubati.
L'interstizio, la zona colpita, è come detto cruciale per lo scambio di ossigeno tra alveoli e sangue; il suo danneggiamento riduce l'ossigenazione. Negli anziani si manifestano tosse, affanno e confusione mentale, mentre nei giovani prevalgono tosse e febbre persistenti. La malattia non è facile da auscultare e nel 50% dei casi al medico possono sfuggirne i suoni. I sintomi sono spesso subdoli perché possono essere scambiati con quelli influenzali.
Il Covid-19 è una forma di polmonite interstiziale e si verifica più spesso nei pazienti con malattie respiratorie croniche, cardiopolmonari, diabete. Strumenti come il pulsossimetro (saturimetro) sono utili per monitorare i livelli di ossigeno: una soglia del 92% è considerata d'allarme, sotto il 90% si parla di insufficienza respiratoria.
I vaccini - Dopo aver chiarito che l'età avanzata (oltre i 70 anni) e preesistenti problemi di salute aumentano il rischio di complicanze, va infine precisato che anche batteri come micoplasma, clamidia o legionella, insieme ai virus stagionali, possono causare la malattia. E a questo proposito il prof. Blasi aggiunge che esistono «vaccini contro influenza, pneumococco e virus sinciziale», che possono offrire protezione dai microrganismi, responsabili della malattia.





Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!