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Il Covid in gravidanza potrebbe aumentare il rischio di autismo

È più alto nel terzo trimestre di gravidanza e nei bambini maschi
Depositphotos (phase4studios)
Fonte Ats Ans
Il Covid in gravidanza potrebbe aumentare il rischio di autismo
È più alto nel terzo trimestre di gravidanza e nei bambini maschi

BOSTON - Contrarre il Covid-19 in gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, può aumentare il rischio che il bambino sviluppi disturbi del neurosviluppo come problemi del linguaggio, autismo o problemi motori. È il risultato che emerge da uno studio coordinato da ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston e pubblicato sulla rivista Obstetrics & Gynecology.

«Questi risultati evidenziano che il Covid-19, come molte altre infezioni contratte in gravidanza, può comportare rischi non solo per la madre, ma anche per lo sviluppo del cervello del feto», commenta in una nota la coordinatrice dello studio Andrea Edlow.

Lo studio, che ha analizzato i dati relativi a 18'124 coppie madre-figlio nati tra il 2020 e il 2021, ha evidenziato che degli 861 bambini le cui madri avevano contratto il SarsCoV2 in gravidanza, 140 (il 16,3%) aveva ricevuto una diagnosi di disturbi del neurosviluppo entro i 3 anni di età. Nel gruppo di bambini le cui madri non si erano ammalate la percentuale era del 9,7%.

Una volta ripuliti i dati da fattori che avrebbero potuto condizionare i risultati, i ricercatori hanno stimato un aumento del rischio del 29%. Il rischio è risultato essere più alto quando il Covid-19 era stato contratto nel terzo trimestre di gravidanza (+36%) e nei bambini maschi (+43%).

Sebbene sia noto che le infezioni durante la gravidanza possono aumentare il rischio di disturbi del neurosviluppo, i ricercatori invitano alla cautela. «Il rischio complessivo di esiti avversi dello sviluppo neurologico nei bambini probabilmente rimane basso», dice Roy Perlis, tra gli autori dello studio.

Inoltre, non è chiaro se fattori legati alla prima fase della pandemia (per esempio le varianti che circolavano all'epoca) possano aver influenzato i risultati. In ogni caso, «la consapevolezza dei genitori della possibilità di esiti avversi sullo sviluppo neurologico infantile dopo il Covid-19 in gravidanza è fondamentale. Comprendendo i rischi, i genitori possono fare in modo che i loro figli abbiano un'adeguata valutazione e supporto», conclude la prima autrice dello studio Lydia Shook.

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