L'ex 007 israeliano: «Muoiano 50 palestinesi per ogni israeliano ucciso il 7 ottobre»

Le dichiarazioni shock di Aharon Haliva: «Non importa se sono bambini»
L'ex comandante in capo dell'intelligence militare israeliana dal 2021 al 2024, Aharon Haliva, ha dichiarato che 50 palestinesi devono morire per ogni persona uccisa negli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico del 7 ottobre 2023 e che «non importa se sono bambini».
È quanto emerge dalle registrazioni trasmesse dall'emittente televisiva israeliana Channel 12 e riprese dal britannico Guardian.
Nelle dichiarazioni shock il generale, dimessosi l'anno scorso dai vertici dell'intelligence, oltre a rivendicare il diritto di uccidere in modo indiscriminato gli abitanti della Striscia con la proporzione di 50 a uno, ha in sostanza confermato le cifre sulle vittime palestinesi delle operazioni militari israeliane - oltre 60 mila - analoghe a quelle del ministero della Sanità di Hamas.
Non solo, Haliva ha parlato della necessità di infliggere «di tanto in tanto» una nuova Naqba, facendo riferimento al termine arabo che ricorda la «catastrofe» dell'espulsione di almeno 700.000 palestinesi dalle loro case al tempo della nascita dello Stato d'Israele quasi 80 anni fa.
Channel 12 non ha chiarito come abbia ottenuto le registrazioni di conversazioni o con chi stesse parlando Haliva ma ha precisato che risalgono agli ultimi mesi.




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