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Nucleare, ora Teheran mette l'AIEA alla porta

L'Iran intende sospendere la cooperazione fino a quando non sarà garantita la sicurezza degli impianti. I danni degli attacchi? Per Israele «è ancora presto per valutare»
AFP
Fonte ats
Nucleare, ora Teheran mette l'AIEA alla porta
L'Iran intende sospendere la cooperazione fino a quando non sarà garantita la sicurezza degli impianti. I danni degli attacchi? Per Israele «è ancora presto per valutare»

TEHERAN - Il Parlamento di Teheran ha approvato il disegno di legge che porta all'interruzione della collaborazione dell'Iran con l'AIEA, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Lo ha reso noto oggi l'agenzia di stampa iraniana ISNA. Con la decisione del Parlamento, gli ispettori non saranno più ammessi nella Repubblica islamica.

I legislatori iraniani hanno votato a favore della sospensione della cooperazione con l'AIEA. «L'Agenzia internazionale per l'energia atomica, che si è rifiutata di condannare anche solo marginalmente l'attacco agli impianti nucleari iraniani, ha messo a repentaglio la propria credibilità internazionale», ha dichiarato il presidente del parlamento iraniano Mohammad Bagher Ghalibaf.

Il deputato ha poi annunciato che «l'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran sospenderà la sua cooperazione con l'AIEA fino a quando la sicurezza degli impianti nucleari non sarà garantita». Un chiaro riferimento agli eventi degli scorsi giorni.

Quanti danni ha subito il programma nucleare iraniano?
Ma quali sono i danni effettivi subiti dal programma nucleare iraniano? Difficile a dirsi. L'intelligence del Pentangono ieri ha ridimensionato l'entità dell'attacco, affermando che il programma di Teheran è stato ritardato solo di pochi mesi. Il presidente Donald Trump non è di quell'idea, e ha rifiutato categoricamente di definire fallimentari i bombardamenti dello scorso weekend. Contestualmente, Israele ha dichiarato che «è ancora presto per valutare i risultati dell'operazione». Queste le parole del portavoce militare israeliano Effie Defrin in conferenza stampa. Tuttavia, «credo che abbiamo inferto un colpo significativo al programma nucleare e posso anche dire che lo abbiamo ritardato di diversi anni», ha sottolineato, dopo che i servizi segreti statunitensi avrebbero concluso - secondo quanto riportato da CNN e NYT - che gli attacchi americani hanno ritardato solo di qualche mese il programma nucleare iraniano.

Dal canto suo, in un'intervista a Politico, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha ribadito che l'Iran è «molto più lontano da un'arma nucleare», dopo l'attacco statunitense ai tre principali siti nucleari iraniani avvenuto nel fine settimana.

«In sostanza, oggi sono molto più lontani da un'arma nucleare rispetto a prima che il presidente intraprendesse questa audace azione», ha dichiarato. «Sono stati arrecati danni significativi, molto significativi, sostanziali a una varietà di componenti diverse e ne stiamo scoprendo di più», ha aggiunto Rubio.

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