Parla il superstite: «Ho slacciato la cintura di sicurezza e sono uscito dall'aereo»


Vishwash Kumar Ramesh si è salvato per un’incredibile serie di coincidenze
Vishwash Kumar Ramesh si è salvato per un’incredibile serie di coincidenze
AHMEDABAD - È l'unico scampato alla sciagura del volo Air India, precipitato giovedì poco dopo il decollo. I media parlano di evento miracoloso, per gli esperti è una questione di fortuna inimmaginabile.
Dopo l'impatto in una zona residenziale, il Boeing è stato avvolto da una palla di fuoco. Le fiamme non lasciavano presagire superstiti. Eppure, in mezzo a quelle lamiere incenerite, è emerso vivo un passeggero, con ferite relativamente lievi.
È Vishwash Kumar Ramesh, 40 anni, di origine indiana e nazionalità britannica. I media lo chiamano “il miracolo del posto 11A”. Questa è stata la sua grande fortuna: Ramesh era seduto vicino a un’uscita d’emergenza. L'uomo, dal letto d'ospedale, ha detto di aver slacciato la cintura di sicurezza dopo l'impatto e di aver lasciato l'aereo da solo, per poi essere soccorso.
Modi in visita, le autorità aprono le indagini - Venerdì mattina, il primo ministro Narendra Modi si è recato in ospedale ad Ahmedabad per fargli visita. Pure il ministro degli Interni Amit Shah si è recato al suo capezzale per accertarsi delle sue condizioni di salute. Il sopravvissuto ha raccontato a entrambi di essere riuscito a liberarsi e a uscire dall'aereo dopo l'impatto.
«Ero spaventato. Mi sono alzato e sono corso fuori. Intorno a me c'erano solo cadaveri. Parti dell'aereo erano sparse ovunque». L'uomo sembra aver agito d'istinto e non riesce ancora a capire come sia riuscito a salvarsi. «All'inizio, ho pensato di essere morto. Più tardi, ho capito di essere vivo e ho visto un'apertura nella fusoliera vicino al mio posto». La sua storia sta avendo un'ampia eco mediatica. Sono stati intervistati anche i parenti dell'uomo. «Abbiamo parlato con Vishwash stamattina - ha raccontato un familiare - aveva lievi ferite al viso ed era in grado di camminare e parlare».
La forza d’urto e la “fortuna” del superstite - È difficile per la scienza aeronautica trovare una spiegazione per questo evento. Come sottolineato da Graham Braithwaite, esperto di aviazione alla Cranfield University, le forze che agiscono su un aereo in schianto sono enormi. La sopravvivenza di Ramesh può essere ricondotta a una combinazione di diversi fattori, dalla sua posizione all’interno del velivolo all’eventuale espulsione dal relitto che in questo caso è possibile sia stata attutita in qualche modo al momento dell'impatto.
Tuttavia, per l'esperto non è possibile concludere che il posto 11A sia quello in cui ci si deve sempre sedere. «Se un aereo si schianta contro un edificio e prende fuoco, probabilmente non c'è molto che si possa fare - se non essere fortunati».
È quanto conferma anche Heinrich Grossbongardt, altro esperto di aviazione: «È impossibile dire dove sia più sicuro sedersi. La parte posteriore può in generale resistere di più, perché funge da ‘zona d’assorbimento’, ma ogni schianto ha una sua dinamica».
Aereo, il mezzo di trasporto più sicuro - Nonostante questo tragico evento, il volo rimane il mezzo di trasporto più sicuro al mondo, ricorda Grossbongardt. «È in costante miglioramento. I sedili, per esempio, oggi resistono a una pressione di 1,3 tonnellate senza staccarsi, aumentando le probabilità di sopravvivenza in caso d’incidente».