A Gaza i saccheggi fermano la distribuzione degli aiuti

A dirlo è l'ONU
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GAZA CITY - Le panetterie, unica ancora di salvezza per centinaia di migliaia di palestinesi affamati nella Striscia di Gaza, sono sul punto di chiudere a causa della mancanza di farina e carburante. E in questo clima, fatto di fame e continui bombardamenti da parte dell'esercito israeliano, l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) lancia l'allarme sulla gravità dei saccheggi armati a Gaza.
Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite, questo saccheggio sempre più organizzato è alimentato dal «crollo dell'ordine pubblico e della sicurezza a Gaza». Inoltre i saccheggi mettono in pericolo anche gli operatori umanitari, rendendo il loro lavoro quasi impossibile. Il coordinatore umanitario per i territori palestinesi occupati, Muhannad Hadi, ha dichiarato: "Un'ondata di saccheggi armati contro convogli umanitari e camionisti, alimentata dal crollo della legge, dell'ordine e della sicurezza, ha ulteriormente paralizzato la nostra capacità di raccogliere rifornimenti nelle aree di confine e di fornire aiuti essenziali".
«Proprio la settimana scorsa, un autista è stato colpito alla testa ed è stato ricoverato in ospedale, insieme a un altro camionista, ha aggiunto Hadi che ha anche ricordato come pochi giorni fa 98 camion sono stati saccheggiati in un unico attacco e ci sono stati 34 irruzioni armate in strutture delle Nazioni Unite». Per la sopravvivenza di milioni di persone «è essenziale ripristinare lo stato di diritto e consentire un accesso sicuro e senza ostacoli», ha concluso Muhannad Hadi.





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