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UNIVERSOLa Terra ha un'altra gemella. È a 31 anni luce da qui

03.02.23 - 11:44
Stando a un gruppo di ricercatori dell'istituto tedesco Max Planck per l'astronomia potrebbe essere abitabile
Depositphotos (kevron2002)
Fonte Ats ans
La Terra ha un'altra gemella. È a 31 anni luce da qui
Stando a un gruppo di ricercatori dell'istituto tedesco Max Planck per l'astronomia potrebbe essere abitabile

WOLF 1069 B - Un altro sosia della Terra, chiamato Wolf 1069 b, è stato scoperto a 31 anni luce di distanza da noi, in direzione della costellazione del Cigno: potrebbe essere abitabile, nonostante abbia una faccia perennemente illuminata e una perennemente al buio, proprio come la Luna.

Il nuovo pianeta si colloca così al sesto posto, per lontananza da noi, tra quelli di massa terrestre potenzialmente abitabili, ed è stato individuato grazie al progetto Carmenes, attivo dal 2016, che utilizza l'osservatorio Calar Alto in Spagna proprio alla ricerca di pianeti situati nelle zone abitabili delle loro stelle.

La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori guidati da Diana Kossakowski dell'Istituto tedesco Max Planck per l'astronomia (Mpia) di Heidelberg, che l'ha pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

Wolf 1069 b ha una massa appena superiore a quella terrestre e un'orbita che dura circa 15 giorni: si trova quindi molto vicino alla sua stella, la nana rossa Wolf 1069, ma nonostante questo riceve solo il 65% circa dell'energia che la Terra ottiene dal Sole.

Questo perché la nana rossa è molto più debole e fredda del nostro Sole: la temperatura media calcolata per il pianeta, infatti, è di circa -23 gradi, cosa che suggerisce che si tratti di un corpo roccioso.

Se avesse anche un'atmosfera, gli autori dello studio hanno stimato che la temperatura potrebbe salire fino a 13 gradi, permettendo l'esistenza di acqua liquida in un'ampia regione della parte rivolta verso la stella. Un'altra caratteristica che gioca a favore dell'abitabilità di Wolf 1069 b è l'apparente tranquillità dell'astro attorno al quale orbita.

Le nane rosse, di solito, sono note per essere molto attive e turbolente, provocando massicci venti stellari e intense radiazioni che rendono sterili i pianeti. Wolf 1069, invece, appare placida, anche se è probabilmente troppo presto per dirlo con certezza. Il nuovo sosia della Terra si avvia quindi a diventare un candidato promettente per ricerche più approfondite.

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COMMENTI
 

ZioG. 1 anno fa su tio
qui l’anno sparata grossa!

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Metti la disgrazia che anche lì abbiano una Von der Lügen!

Dylan Dog 1 anno fa su tio
Dietro l'angolo insomma...

Dred 1 anno fa su tio
Nell'articolo c'è un errore. La Luna non ha una faccia perennemente illuminata e una perennemente al buio perché è in rotazione sincrona con la Terra e non con il Sole. Il giorno sulla Luna dura 2 settimane e la notte altrettanto.

francox 1 anno fa su tio
Se viaggiassimo a 26000 km/h, velocità dello space shuttle, impiegheremmo circa 1,3 milioni d'anni ad arrivare. Più precisamente 1.287.692,3. Yuhuuu!

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a francox
infatti, non ho pensato ha fare il calcolo ma le distanze sono allucinanti. Interessante per i fisici e gli astronomi, irrilevante per tutti gli altri.

falco8 1 anno fa su tio
Fintanto che non si riuscirà come nella fantascienza a 'piegare l'universo' per unire il punto di partenza al punto d'arrivo un viaggio che dura decenni o secoli è altamente improbabile. Visto che l'essere umano non cambia mai, immaginiamo cosa potrebbe succedere in una astronave piena di coloni; omicidi, rivolte, pandemie, modifica del dna e struttura ossea a causa della perdita di gravità e delle radiazioni spaziali. Per poi magari arrivare a destinazione ed essere sterminati da qualcosa di alieno, un virus, un fenomeno fisico sconosciuto, ecc. È un peccato che sciupiamo la Terra in questo modo, un pianeta magnifico, probabilmente l'unico veramente vivibile per noi.

S.S.88 1 anno fa su tio
Risposta a falco8
Concordo!!

PincoPalla 1 anno fa su tio
Se partiamo subito tra 400 anni siamo lì :o)
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