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EUROPA

Una sesta ondata? Ecco cosa dicono i dati

Un virologo critica la classe politica di star prendendo sotto gamba la pandemia, che «non è finita»
keystone-sda.ch (Rolf Vennenbernd)
Una sesta ondata? Ecco cosa dicono i dati
Un virologo critica la classe politica di star prendendo sotto gamba la pandemia, che «non è finita»
EUROPA - Per la politica la pandemia è finita. Secondo un virologo britannico i dati Covid registrati in tutta Europa potrebbero essere indicatori di una sesta ondata. A colpo d'occhio, è in effetti possibile vedere che i casi giornalie...

EUROPA - Per la politica la pandemia è finita. Secondo un virologo britannico i dati Covid registrati in tutta Europa potrebbero essere indicatori di una sesta ondata. A colpo d'occhio, è in effetti possibile vedere che i casi giornalieri sono in aumento, ma ricoveri e decessi restano mediamente bassi.

Misure, restrizioni e mascherine stanno scomparendo. Ultima a dare notizia di un ulteriore rilassamento delle regole volte a rallentare le ondate di Coronavirus è stata la Francia, dove da oggi non è più obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi chiusi. Ma potrebbe ritornare? È quello che si chiede Stephen Griffin, virologo dell'Università di Leeds, che, interpellato dal Guardian, ha espresso le sue preoccupazioni.

«Se si prendono le distanze e si sorveglia di meno la situazione, rallentano le capacità del Paese di rispondere e adattarsi a future ondate o picchi di infezione». Il problema è soprattutto di tipo politico, in quanto, afferma il virologo, «i governi ignorano il fatto che la pandemia non è finita».

Tanti nuovi casi, diminuiscono i decessi - In linea generale, i contagi da Coronavirus stanno nuovamente aumentando. A dettare questa "ondata" è soprattutto Omicron 2, ma non è irrilevante il fatto che diversi Paesi stanno annullando la maggior parte delle restrizioni.

In Francia è stato registrato un aumento del 16,57% nei nuovi casi settimanali, in Italia del 39% e in Germania e Belgio del 24%. In Italia, Francia e Belgio, i decessi diminuiscono: rispettivamente, -18%, -25% e -14%. In Germania la situazione sembra un po' più critica, con un aumento, causato da o con Covid, del 5%. A livello di ricoveri in terapia intensiva, solo in Germania, tra i Paesi presi in considerazione, i pazienti stanno aumentando. 

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