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BELGIOI cieli azzurri sono finiti, emissioni a livello pre-pandemico

15.02.22 - 20:00
I settori economici maggiormente responsabili: industria manifatturiera, fornitura elettrica, famiglie e agricoltura
Reuters
I cieli azzurri sono finiti, emissioni a livello pre-pandemico
I settori economici maggiormente responsabili: industria manifatturiera, fornitura elettrica, famiglie e agricoltura

BRUXELLES - L'economia al rialzo, il clima al ribasso. Con la ripresa quasi totale dei vari attori commerciali europei, i livelli delle emissioni di gas serra sono aumentate, tornando ai livelli di pre-pandemia. Principali settori responsabili sono l'industria manifatturiera, la fornitura di elettricità, le famiglie e l'agricoltura.

Le stime trimestrali pubblicate questa mattina dall'Ufficio statistico dell'Unione europea (Eurostat) mostrano che, come scritto nel report, le emissioni di gas serra derivanti dall'attività economica europea «nel terzo trimestre del 2021 sono aumentate del 6% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente».

Da aprile a giugno del 2019 erano state emesse circa 900 milioni di tonnellate di gas serra. E nel trimestre successivo, 890. Nel 2020, dall'inizio della primavera fino alla fine dell'estate si era assistito a un ritorno di cieli puliti e blu. Questo perché nella comunità economica europea erano state emesse mediamente 100 milioni di tonnellate di gas serra in meno, dettate dal fatto che la maggior parte del traffico aereo era fermo e gran parte dell'Europa stava osservando dei lockdown. Nel 2021 le emissioni sono quasi tornate ai livelli di pre-pandemia. Nel secondo trimestre sono state emesse 887 milioni di tonnellate di gas serra, mentre nel terzo 881.

Nel terzo trimestre del 2021, «i settori economici responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra nel 2021 sono state l'industria manifatturiera (23% del totale), la fornitura di elettricità (21%) e le economie domestiche e l'agricoltura (entrambi 14%)». Solo Paesi bassi, Lussemburgo e Slovenia hanno registrato un calo in questo periodo, di circa 1,8%. Quella che invece ne ha emesse più di tutte è stata la Bulgaria, seguita da Lettonia e Grecia.

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