Ricreata una piccola stella sulla Terra, un nuovo passo nella fusione nucleare

Per cinque secondi i ricercatori del Joint Europa Torus hanno mantenuto stabilmente un'energia pari a 59 megajoule
Per cinque secondi i ricercatori del Joint Europa Torus hanno mantenuto stabilmente un'energia pari a 59 megajoule
OXFORD - Un nuovo record. Un passo in più verso le stelle. I ricercatori del consorzio Eurofusion sono riusciti a ricreare una piccola stella nell'impianto Joint Europa Torus (Jet), producendo 59 megajoule di energia. Il record precedente risale al 1997, con 21,7 megajoule di energia prodotta.
Il Jet si trova a Oxford, Regno Unito, e il lavoro dell'impianto è frutto della collaborazione di 5mila esperti, co-finanziata dalla Commissione europea. Quello annunciato oggi e ripreso da diversi media britannici, non è solo un nuovo record, ma anche la conferma che la strada verso l'energia elettrica prodotta esclusivamente con la fusione nucleare è percorribile.
I ricercatori del Jet sono riusciti a produrre 59 megajoule di energia, sufficienti a far scaldare 60 bollitori d'acqua. Joe Milnes, capo delle operazioni presso il laboratorio del reattore, ha affermato che sono riusciti a dimostrare che «è possibile creare una mini stella all'interno della nostra macchina e tenerla lì per cinque secondi e ottenere prestazioni elevate, il che ci porta davvero in un nuovo mondo».
Il risultato ottenuto è incoraggiante sia a livello di ricerca, sia a livello di finanziamenti. In Francia è infatti in corso la costruzione di un impianto più grande del Jet e che sarà operativo a partire dal 2035.
Questo futuro progetto è stato denominato Iter, a cui partecipano anche India, Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti, e ha come obiettivo quello di consolidare la fattibilità della produzione di energia elettrica grazie alla fusione nucleare su larga scala.








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