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Francia

Brigitte Macron denuncia: non sono un uomo

Ecco chi ha creato la fake news che prende di mira la moglie del presidente francese Emmanuel Macron
Keystone
Brigitte Macron denuncia: non sono un uomo
Ecco chi ha creato la fake news che prende di mira la moglie del presidente francese Emmanuel Macron
PARIGI - C'è un hashtag che gira e che ha fatto più di 57'000 retweet: è #JeanMichelTrogneux. Secondo la fake news sarebbe il dead name di Brigitte Macron, che quindi sarebbe una donna transgender. La menzogna corre, così ...

PARIGI - C'è un hashtag che gira e che ha fatto più di 57'000 retweet: è #JeanMichelTrogneux. Secondo la fake news sarebbe il dead name di Brigitte Macron, che quindi sarebbe una donna transgender. La menzogna corre, così come corre la first lady francese a denunciare il pettegolezzo diffamatorio.

È stato pubblicato per la prima volta il sette novembre, ma è arrivato alla vera attenzione del pubblico solo la scorsa settimana. Secondo un'indagine online di Libération il primo a pubblicare sui social #JeanMichelTrogneux è il "Journal de la macronie" che non è proprio in linea con le idee del presidente Macron. L'hashtag è stato poi ricondiviso 57'000 volte e le parole Jean-Michel-Trogneux sono state generate in questo ordine più di 66'000 volte. Il boom è stato registrato verso la metà di dicembre e gli account che hanno fatto uso dell'hashtag sono soprattutto persone deliberatamente contrarie alla politica di Emmanuel Macron, che hanno una politica di estrema destra o che fanno parte di gruppi antivax o covid-scettici.

Ma il pettegolezzo viene da un po' più lontano. All'origine di tutto c'è Natacha Rey, che non è nuova nelle prese di posizione che hanno come vittime Emmanuel e Brigitte Macron. Infatti sul suo profilo Facebook ha più volte inneggiato alla morte del presidente francese e scritto post misogini e transfobici. Rey ha pubblicato la fake news secondo cui Brigitte sarebbe in realtà Jean Michel Trogneux e che i suoi figli non sono davvero i suoi, sul cartaceo del media "Faits et documents". La sua "inchiesta" è stata poi ripresa da alcuni media di estrema destra, raggiungendo lentamente il grande pubblico, grazie a un video visualizzato più di 450'000 volte su Youtube.

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