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STATI UNITI / RUSSIAI presunti piani russi d'invasione dell'Ucraina agitano Washington

04.12.21 - 20:20
Martedì è in programma il summit virtuale tra la Casa Bianca e il Cremlino
keystone-sda.ch (Mikhail Metzel)
Fonte Claudio Salvalaggio, Ansa
I presunti piani russi d'invasione dell'Ucraina agitano Washington
Martedì è in programma il summit virtuale tra la Casa Bianca e il Cremlino

WASHINGTON - La macchina da guerra del presidente russo Vladimir Putin è pronta a entrare in azione, c'è un piano per invadere l'Ucraina su più fronti all'inizio del prossimo anno con circa 175'000 soldati, blindati, artiglieria e altro equipaggiamento. E una campagna di disinformazione.

Il summit virtuale - L'allarme dell'intelligence degli Usa, corredato da immagini satellitari, rimbalza sui media americani poco prima che il Cremlino e la Casa Bianca annuncino la data del summit virtuale tra il presidente degli Usa Joe Biden e il suo omologo russo: martedì prossimo, un paio di giorni prima che l'inquilino della Casa Bianca raduni 110 Paesi al suo vertice per la democrazia, tenendo fuori dalla porta Russia e Cina.

Schermaglie diplomatiche - Tanti i temi in agenda, dalle «insoddisfacenti» relazioni bilaterali alla stabilità strategica, dall'Iran alla Libia e all'Afghanistan. Ma in cima a tutto resta la crisi ucraina, con la richiesta di Mosca di «garanzie legali» contro l'ulteriore espansione della Nato a est e il dispiegamento di armi al confine con la Russia, una linea rossa che per Putin resta invalicabile.

«Non accetterò la linea rossa di nessuno", gli ha tuttavia già risposto Biden, dopo aver ammonito che sta «mettendo insieme il pacchetto d'iniziative più completo e significativo per rendere molto, molto difficile che Putin proceda» con i suoi piani. «Pesanti sanzioni economiche e altri strumenti», ha anticipato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, ammonendo che «è la Nato a decidere chi aderisce all'Alleanza, non la Russia».

L'allarme dell'intelligence - L'allarme dell'intelligence Usa intanto alimenta le tensioni. «I piani russi prevedono un'offensiva militare contro l'Ucraina all'inizio del 2022 con una scala di forze doppia di quella che abbiamo visto la scorsa primavera durante le esercitazioni rapide russe vicine ai confini ucraini», ha confidato un dirigente dell'amministrazione sotto anonimato al Washington Post, il primo quotidiano a svelare i documenti (non classificati) degli 007.

«I piani coinvolgono il movimento esteso di 100 gruppi tattici di battaglione con un numero stimato sino a 175'000 soldati, insieme a blindati, artiglieria e altro equipaggiamento», ha aggiunto. Secondo le carte dei servizi segreti, comprese le immagini satellitari, le forze russe si stanno ammassando in quattro posti (dalla zona di Smolensk alla Crimea, passando per il Donbass) e attualmente sono dispiegati 50 gruppi tattici di battaglione, con tank e artiglieria «appena arrivati». I loro movimenti intorno alla frontiera mirerebbero a «offuscare le intenzioni e a creare incertezza».

Offensiva mediatica - Gli Usa valutano che al momento Mosca abbia 70'000 soldati vicino al confine con l'Ucraina, contro i circa 94'000 indicati da Kiev, ma ritengono che possa più che raddoppiare rapidamente il numero, anche tramite la mobilitazione dei riservisti già in corso. Mosca inoltre avrebbe già cominciato a lanciare un'offensiva mediatica per accreditare la narrativa che i leader ucraini sono stati installati dall'Occidente, covino odio per il mondo russo e stiano agendo contro gli interessi dello stesso popolo ucraino. Le fonti americane tuttavia ribadiscono che le intenzioni di Putin non sono chiare e che i documenti dell'intelligence non dimostrano che ha deciso di attuare l'apparente piano di guerra.

Le richieste di Putin - Ma il leader del Cremlino chiede di fatto un nuovo patto di sicurezza europeo, con garanzie legali che la Nato non si allarghi ulteriormente a est, in particolare nelle ex repubbliche sovietiche dell'Ucraina e della Georgia, dopo il mancato rispetto delle promesse verbali al momento del crollo dell'Urss. Lo "zar" è allarmato anche dalle esercitazioni degli americani nel Mar Nero con bombardieri strategici a capacità nucleare e dal sistema di difesa missilistico degli Usa in Polonia e Romania.

La miccia ucraina resta accesa, Biden e Putin non sembrano avere molto tempo per disinnescarla.

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