I manifestanti accerchiano (di nuovo) la Casa Bianca

La protesta al momento si sta svolgendo in maniera pacifica con canti e slogan in favore di George Floyd.
Tanti i cori anche contro il presidente Donald Trump.
WASHINGTON - A meno di quattro ore dal coprifuoco una folla di manifestanti si è già radunata davanti alla Casa Bianca protetta de decine di agenti, uomini della polizia militare e soldati della Guardia nazionale, tutti in assetto antisommossa.
La protesta al momento si sta svolgendo in maniera pacifica con canti e slogan per chiedere giustizia per George Floyd e la fine delle violenze della polizia contro le minoranze. Slogan anche contro il presidente Donald Trump.
Secondo il Washington Post è stato il ministro della giustizia americano William Barr ieri sera a ordinare personalmente alle forze dell'ordine di estendere il perimetro di sicurezza davanti alla Casa Bianca e sgombrare l'area davanti alla St.John Episcopal Church dove il presidente Donald Trump si è poi recato per farsi riprendere mostrando una Bibbia. Una decisione che ha portato al lancio di lacrimogeni contro decine di manifestanti che stavano protestando pacificamente.
Trump attacca Biden - Intanto lo stesso Trump, accerchiato e contestato, trova il tempo per attaccare il suo rivale alle prossime elezioni presidenziali su Twitter. «Sleepy (il sonnolento) Joe Biden è in politica da 40 anni e non ha fatto niente. Ora pretende di avere le risposte. Non sa neanche le domande. La debolezza non batterà mai gli anarchici, i saccheggiatori o i criminali e Joe è stato politicamente debole per tutta la vita. Legge e ordine».




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