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CANADA

Capi tribù indiani impiccati, Trudeau chiede scusa

Esprimiamo «il profondo rammarico del governo canadese per quelle azioni», ha dichiarato il primo ministro canadese
Keystone / AP
Capi tribù indiani impiccati, Trudeau chiede scusa
Esprimiamo «il profondo rammarico del governo canadese per quelle azioni», ha dichiarato il primo ministro canadese
OTTAWA - Justin Trudeau chiede di nuovo scusa. Questa volta il primo ministro canadese si è scusato per l'impiccagione 150 anni fa di sei capi Tsilhqot'in, una tribù indiana del British Columbia, da parte delle autorità coloniali...

OTTAWA - Justin Trudeau chiede di nuovo scusa. Questa volta il primo ministro canadese si è scusato per l'impiccagione 150 anni fa di sei capi Tsilhqot'in, una tribù indiana del British Columbia, da parte delle autorità coloniali. «Onoriamo e riconosciamo i sei capi Tsilhqot'in - ha detto Trudeau - come ammissione delle azioni commesse dai governi passati contro il popolo di Tsilhqot'in e per esprimere il profondo rammarico del governo canadese per quelle azioni».

Nel 1864, cinque capi Tsilhqot'in furono chiamati a partecipare a ciò che loro credevano delle trattative di pace che poi finirono nella guerra di Chilcotin o massacro di Bute Inlet.

Furono invece accusati di aver ucciso 14 operai che lavoravano alla costruzione di una strada. Furono processati, condannati e impiccati. Cinque furono giustiziati nell'insediamento di Quesnel, un sesto in seguito vicino a New Westminster dopo aver cercato di offrire un indennizzo.

I capi tribù si opponevo alla costruzione di strade nelle terre ricche di oro e avevano cercato di fermare le incursioni in quello che era considerato il loro territorio. «Quando i coloni arrivarono alla ricerca dell'oro - continua Trudeau - non fu data alcuna considerazione ai bisogni dei Tsilhqot'in, i quali erano lì per primi. Non fu fatto alcun accordo per aver accesso alla loro terra».

La guerra di Chilcotin fu combattuta nel mezzo di un'epidemia di vaiolo che sterminò circa 14mila indigeni. Secondo quanto ha sottolineato Trudeau, i Tsilhqot'in furono minacciati con la diffusione del virus dagli operai della strada. In seguito alle minacce decisero di difendere il loro territorio.

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