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CANADA«Le perversioni sessuali sono sempre più frequenti». Parola dei sessuologi

20.04.16 - 19:56
Una persona su due è potenzialmente voyeur o feticista. Lo dice uno studio canadese
Foto Fotolia
«Le perversioni sessuali sono sempre più frequenti». Parola dei sessuologi
Una persona su due è potenzialmente voyeur o feticista. Lo dice uno studio canadese

CANADA - La metà degli adulti ha desideri di pratiche sessuali considerate perverse, e il 34 % di essi ha già dato sfogo concreto alle proprie fantasie.

Questi sono i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori canadesi.

Il 46.3 % dice di avere tendenze voyeuristiche, in maggioranza uomini. Il feticismo invece attrae il 44.5 % degli interpellati. In questo caso la pratica è più apprezzata dalle donne.

L’esibizionismo piace al 30.6 %, seguito dal frotteurismo (stimolazione sessuale ricevuta dallo sfregamento con altre persone) al 26,7% e dal masochismo al 23.8 %.

I sessuologi svizzeri non sono sorpresi dai risultati di questa ricerca. Da sempre infatti sono confrontati con determinate necessità sessuali dei loro pazienti, giudicati anormali dalla società. Pure molte pazienti donne considerano i propri desideri come deviati. Tuttavia oggi è molto più facile vivere perversioni come il voyeurismo e l’esibizionismo. «Sempre più spesso vengono organizzati un po’ ovunque festini durante i quali i partecipanti possono dare libero sfogo alle proprie fantasie” ha spiegato la sessuologa Bettina Disler al portale 20 Minuten.

E ha poi aggiunto: «Una grossa parte del mio lavoro quotidiano consiste nell’aiutare i miei clienti a convincere il partner a condividere questi desideri sessuali e a metterli in pratica».

Che le perversioni sessuali siano in aumento tra la popolazione, ne è convinta la sessuologa Kathya Bonatti: «La perversione è in aumento a causa del maggiore stimolo sessuale della società derivante in particolare dalla pornografia fruibile su internet».

La sessuologa ticinese ci tiene però a fare una precisazione: «Bisogna anzitutto distinguere tra la fantasia che rimane nella mente del soggetto e la perversione che è una compulsione che spinge all’atto e che perdurando nel tempo comporta gravi difficoltà di inserimento nell’ambito sociale e professionale».

Resta difficile stabilire il confine. Quando la fantasia sessuale può trasformarsi in una perversione distruttiva? “Il limite che definisce queste pratiche è sicuramente discutibile ma non può prescindere dal consenso di chi ne è coinvolto. Ci sono infatti perversioni molto più gravi di quelle citate dallo studio come la zoofilia, la pedofilia e la necrofilia. Quasi sempre queste deviazioni sessuali derivano da problemi irrisolti dell’infanzia, ferite ancora aperte, di cui nemmeno i soggetti sono coscienti” conclude la sessuologa.

 

 

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