COMO: All'asta il Castello di Casiglio

ERBA. Dopo quello di Pomerio, un altro castello di Erba viene messo all’asta. Si tratta del Castello di Casiglio che, come l’altro, era stato adibito ad hotel a 5 stelle per miseramente fallire, anche se adesso “vivacchia di gloria e clienti d’affari, congressi e banchetti nuziali”. Lo ha deciso il Giudice Fallimentare della “Network – Finanziaria di Partecipazione S.p.A.”, la stessa proprietaria del Castello di Pomerio, acquistato all’asta pochi mesi fa dal Comune di Erba con circa 4 miliardi e tante polemiche. La decisione di mettere all’incanto quello di Casiglio è la conseguenza dell’esito favorevole dell’impugnazione da parte del curatore fallimentare (il ragioniere canturino Francesco Corrado) dell’atto di vendita dell’immobile alla “Serhotel”, intercorsa nel ’93, due anni prima del fallimento. Ma è anche una decisione quella del Giudice Fallimentare che ha colpito di sorpresa un po’ tutti a partire dal gestore del Castello di Casiglio, Cesare Rocco, titolare della “Gabbiano s.r.l.” Secondo il bando d’asta la struttura viene venduta al prezzo base di 15 miliardi con rilancio minimo di 100 milioni di lire. Il Castello di Casiglio era diventato famoso, in particolare, per aver ospitato la squadra di Calcio della Germania in occasione dei Mondiali del ’90. I cespiti di vendita sono il castello vero e proprio (risalente ai Sec. XII e XIV) la depandance (costituita da Villa Elena, elegantissima dimora settecentesca), una piscina, campo da tennis e campo da calcio. Le offerte dovranno pervenire entro le 12 del 22 luglio prossimo. Non è da escludere che anche in questo caso l’Amministrazione comunale di Era possa decidere di far valere il diritto di prelazione, cosi’ come accaduto per il Castello di Pomerio, prelazione che spetta di diritto agli Enti Pubblici in caso di immobili sottoposti a vincoli di tutela ambientale. Nato come albergo a 5 stelle proprio nel ’90 ha chiuso i battenti 3 anni dopo. Dal ’95, dopo la vendita (ora invalidata) alla “Serhotel”, ha perso una stella e la gestione, come detto, è passata alla “Gabbiano s.r.l.” condotta avvalendosi di 35 dipendenti e sei miliardi e mezzo di fatturato nel ’99 e 2 miliardi e mezzo di investimenti dichiarati.