Cerca e trova immobili
Dal Mondo

Morto ex presidente senegalese Leopold Sedar Senghor

DAKAR - L´ex presidente senegalese Leopold Sedar Senghor, famoso anche come poeta della "n ...
Morto ex presidente senegalese Leopold Sedar Senghor
DAKAR - L´ex presidente senegalese Leopold Sedar Senghor, famoso anche come poeta della "n ...
DAKAR - L´ex presidente senegalese Leopold Sedar Senghor, famoso anche come poeta della "negritudine", è morto oggi in Francia, dove era ricoverato. Lo ha annunciato del Senegal il presidente Abdoulaye Wade. Senghor, che aveva ...
DAKAR - L´ex presidente senegalese Leopold Sedar Senghor, famosoanche come poeta della "negritudine", è morto oggi in Francia, dove era ricoverato. Lo ha annunciato del Senegal il presidente Abdoulaye Wade. Senghor, che aveva 95 anni, soffriva di gravi problemi cardiaci: era stato ricoverato in "stato critico" in un ospedale di Caen, nel nord della Francia la scorsa settimana.

Primo presidente del Senegal indipendente, dal 1960 al 1980, Senghor, membro dell´Accademia di Francia, era stato ricoverato a più riprese negli ultimi mesi in seguito a gravi problemi cardiaci. Il poeta africano più famoso al mondo si era ritirato a vita privata in Normandia alla fine degli anni Ottanta.

Poeta e uomo di stato, Leopold Sedar Senghor era nato il 9 ottobre 1906 a Joal, ad un centinaio di chilometri da Dakar, in una famiglia di proprietari terrieri di religione cattolica. Brillante intellettuale di formazione europea, si trasferì in Francia nel 1928, diventando a soli 27 anni il primo professore associato africano dell´Università di Parigi.

Nel 1934 fondò con gli intellettuali Aimè Cesaire e Leon Damas la rivista "L´etudiant noir", dove comparvero le sue prime riflessioni sulla "negritudine", concetto che svilupperà in seguito. Durante la seconda guerra mondiale aderì al movimento della Resistenza, contribuendo al rinnovamento della politica coloniale francese.

Deputato socialista all´assemblea costituente francese (1945) e a quella senegalese (1946), Senghor abbinò al lavoro accademico, quale docente della Scuola nazionale della Francia d´Oltremare a Parigi (1948), un´intensa attività politica nell´ambito dei movimenti nazionalistici dell´Africa francofona.

Nel 1955 venne nominato segretario di stato alla presidenza del Consiglio senegalese nel gabinetto Edgar Faure. Nel luglio 1969 l´ex colonia francese del Senegal ottenne l´indipendenza e in agosto Senghor venne eletto presidente della neonata repubblica africana, ricoprendo l´incarico fino al 31 dicembre 1980.

Negli anni Cinquanta, con lo scrittore martinicano Aimè Cesaire, elaborò la teoria di "negritudine", intesa come recupero dell´identità africana, snaturata dal colonialismo. Risale a quest´epoca la maggior notorietà intellettuale internazionale di Senghor.

A questi temi politici e culturali dedicò la sua ampia produzione poetica in lingua francese, dalla prima raccolta, "Canti d´ombra" (1945), fino alle "Elegie maggiori" (1979). Si tratta di versi che riprendono i motivi del folclore e della mitologia africana, cercando di eguagliare, con il loro andamento melodioso e solenne, il ritmo e la cadenza dei canti popolari del continente nero.

"La negritudine è un fatto obiettivo: una cultura. È l´insieme dei valori economici e politici; intellettuali e morali, artistici e sociali, non solo dei popoli dell´Africa nera, ma anche delle minorità nere d´America, vedi anche d´Asia e d´Oceania", si legge nel primo scritto teorico sul tema elaborato da Senghor.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE