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Harrison: la morte nella casa davanti al Pacifico

LOS ANGELES - È morto in riva all´Oceano, in una casa di Pacific Palisades, una localit&# ...
Harrison: la morte nella casa davanti al Pacifico
LOS ANGELES - È morto in riva all´Oceano, in una casa di Pacific Palisades, una localit&# ...
LOS ANGELES - È morto in riva all´Oceano, in una casa di Pacific Palisades, una località vicina alla più nota Malibu. È morto a casa di un amico, Gavin De Beker, sotto lo sguardo della moglie e del figlio. Dopo mesi di c...
LOS ANGELES - È morto in riva all´Oceano, in una casa di PacificPalisades, una località vicina alla più nota Malibu. È morto a casa di un amico, Gavin De Beker, sotto lo sguardo della moglie e del figlio. Dopo mesi di chemioterapia, l´ex chitarrista dei Beatles George Harrison s´è arreso al cancro, contro cui combatteva da oltre tre anni.

L´artista, conosciuto come "the quite Beatle", negli ultimi mesi, stava sottoponendosi a distruttivi cicli di chemioterapia, nella speranza di estirpare quel male che prima lo aveva attaccato alla gola e poi, fatalmente, ai polmoni. Sino a due giorni or sono, Harrison era ricoverato alla UCLA, nella clinica dell´Università della California, dalla quale era stato dimesso nel massimo riserbo la sera prima del decesso. S´è spento nel primo pomeriggio di giovedì, tra le mura di un villa immersa nel verde.

George Harrison "non aveva paura di morire", ha raccontato l´ultimo medico che lo ha avuto in cura: "era un uomo molto spirituale", che "aveva assorbito e fatto proprie le filosofie orientali per cui la morte è parte della vita". L´oncologo che ha avuto in cura l´autore di "Something" in un´ospedale universitario di Staten Island, ha raccontato che Harrison non si aspettava di guarire, ma che le terapie avrebbero almeno ridotto i suoi dolori.

La notizia della sua morte, annunciata dalla CBS, non era inattesa: da giorni, infatti, si sapeva che le sue condizioni di salute erano drasticamente peggiorate, tanto che davanti alla clinica dove era ricoverato si erano installati fotografi e cronisti, "beffati" dal ritorno a casa di cui nessuno s´è accorto.

L´ex Beatle non aveva mai amato la luce dei riflettori e aveva chiesto alla famiglia di proteggerlo dalla curiosità della stampa. Da qui, la scelta di fuggire alla chetichella dalla clinica e, dopo il decesso, di celebrare una immediata e molto privata cerimonia funebre. Solo a funerali avvenuti, la notizia è diventata di dominio pubblico.

In tanti, tra cui il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, hanno espresso il loro cordoglio: "Sono triste. I Beatles sono uno dei gruppi più importanti della storia della musica, sono un pezzo della vita della generazione del dopoguerra. Anch;io ero un loro fan", fa dire al suo portavoce Ari Fleischer.

Attorno alla casa dove Harrison è spirato non ci sono capannelli di fotografi e giornalisti. La salma sarebbe subito partita per l´Inghilterra, là dove tutto iniziò e dove un gruppo di ragazzi rivoluzionò il concetto di musica.

Non è ancora chiaro se ci sarà una cerimonia pubblica.

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