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LECCO: Gravidanza e agopuntura al Manzoni
L’ospedale di Lecco, mentre si dibatte fra uno scandalo e l’altro, sarà uno dei 3 centri italiani dove si potrà effettuare la sperimentazione
LECCO: Gravidanza e agopuntura al Manzoni
L’ospedale di Lecco, mentre si dibatte fra uno scandalo e l’altro, sarà uno dei 3 centri italiani dove si potrà effettuare la sperimentazione
Tra uno scandalo e l’altro, tra una vergogna e l’altra (una delle ultime quella delle “chiavi facili”), l’ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco sarà uno delle tre strutture ospedaliere italiane autorizzate alla sperimentazio...
Tra uno scandalo e l’altro, tra una vergogna e l’altra (una delle ultime quella delle “chiavi facili”), l’ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco sarà uno delle tre strutture ospedaliere italiane autorizzate alla sperimentazione dell’agopuntura applicata alla gravidanza. La Regione Lombardia, infatti, in questi giorni ha concesso al Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia il via libera in tal senso consentendo al “Manzoni” di essere inserito nella mappa italiana degli ospedale che accanto ai tradizionali metodi utilizzano anche la medicina naturali. In tutto sono circa 100 gli ospedali dove viene applicata questa pratica. A seguire la fase sperimentale a Lecco sarà direttamente il Primario Nicola Natale. Prima, però, di poter partire bisogna attendere ancora il parere favorevole del Comitato Etico, parere vincolante che, comunque, dovrebbe arrivare a breve. Una volta ottenuto si potrà dare il via a due linee di sperimentazione: l’agopuntura tradizionale e la moxibustione, una branca dell'agopuntura che sostituisci il calore aghi utilizza concentrandolo su un punto preciso del corpo e prodotto dalla combustione di una miscela di erbe. Si tratta di metodiche nuove, ma che hanno già dimostrato la loro validità. La letteratura medica indica che entrambe le, linee possono essere utilizzate con successo nel trattamento della nausea e del vomito gestazionale, nel rivolgimento dei feti in presentazione podalica e nella preparazione del travaglio da parto per ridurre la durata del periodo di dilatazione. Ad esempio per rivolgere i bambini che si presentano in posizione podalica si usa anzitutto la moxibustione, iniziandola tra la trentatreesima e la trentacinquesima settimana di gestazione e integrandola poi con l’agopuntura. In media si prevedono tre sedute settimanali di agopuntura in ambulatorio e quattro di moxibustione eseguita a casa da un familiare della gestante e che verrà opportunamente istruito da uno specialista. Per quanto riguarda il dolore da parto, l’agopuntura si usa come anestetico, anche se sarebbe più corretto parlare di ipoalgesia, cioè di riduzione della sensibilità al dolore.
di Bob Decker
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