Cerca e trova immobili
NEW DELHI

India: studio, primi al mondo per malnutrizione infantile

India: studio, primi al mondo per malnutrizione infantile
NEW DELHI - L'India ha la più alta percentuale di bambini sottopeso. Lo rivela uno studio della Banca Mondiale presentato nella capitale indiana. "Nonostante si stia registrando una crescita economica senza precedenti - si legge nello studio de...
NEW DELHI - L'India ha la più alta percentuale di bambini sottopeso. Lo rivela uno studio della Banca Mondiale presentato nella capitale indiana. "Nonostante si stia registrando una crescita economica senza precedenti - si legge nello studio dell'organizzazione internazionale - durante gli ultimi dieci anni nel sud est asiatico in generale e in India in particolare si è registrato il più alto tasso di malnutrizione e di sotto nutriti del mondo".

Secondo dati analizzati dall'Organizzazione mondiale della sanità e citati nello studio della World Bank, nel mondo il 49% dei bambini sottopeso; il 34% di quelli rachitici e il 46% di quelli più sciupati vivono in India. La prevalenza della malnutrizione cambia nei diversi stati a seconda della condizione sociale e demografica, con tassi molto alti tra gli appartenenti a tribù e caste registrate. Gli stati del Madya Pradesh, Bihar e Jarkhand hanno il più alto tasso di bambini malnutriti. Secondo lo studio, un terzo di bambini delle aree urbane sarebbero malnutriti.

Lo studio della Banca mondiale punta l'indice contro il fatto che ogni sforzo governativo di ridurre la malnutrizione è stato limitato e non a caso sono in aumento casi di anemia. La Banca mondiale fa infine notare che mentre in altre parti del mondo la crescita economica equivale ad un miglioramento della nutrizione, in India questo processo non è avvenuto.



ATS
🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE