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VARESE: Causa civile contro l'ex Presidente della Popolare di Luino e Varese
È guerra fra banche per vorticosi interessi
VARESE: Causa civile contro l'ex Presidente della Popolare di Luino e Varese
È guerra fra banche per vorticosi interessi
VARESE.
Inizierà oggi davanti al Giudice del Tribunale Civile di Varese il dibattimento per la causa intentata contro l’Avvocato Giovanni Valcavi, ex Presidente della Banca Popolare di Luino e Varese, dalla Banca Commercio e Industria, da qualch...
VARESE.
Inizierà oggi davanti al Giudice del Tribunale Civile di Varese il dibattimento per la causa intentata contro l’Avvocato Giovanni Valcavi, ex Presidente della Banca Popolare di Luino e Varese, dalla Banca Commercio e Industria, da qualche anno socio di maggioranza dell’istituto di credito luinese. Alla base dello scontro civile il controllo societario della B.C.I. su B.P.L.V.. Il caso sarà esaminato dal Giudice Marco Lualdi.Secondo le accuse sollevate nei confronti di Valcavi, quest’ultimo nella sua veste di Presidente della Popolare di Luino avrebbe utilizzato a suo piacimento e illegalmente consistenti somme di denaro appartenenti alla Banca per diventare socio dello stessa allo scopo di mantenere artatamente alte le quotazioni del titolo in Borsa della B.P.L.V. provocando, però, un grosso danno alla società, danno valutato in non meno di 40 miliardi di lire.Per tutto questo l’Avvocato Valcavi è già stato rinviato a giudizio assieme ad alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione. C’è, tuttavia, anche un altro aspetto oggetto di causa: é quello legato al palazzo che avrebbe dovuto ospitare la nuova sede dalla banca rimasto vuoto.L’immobile era di proprietà del Credito Varesino e venne acquistato proprio durante la Presidenza di Valcavi. Un acquisto che sarebbe stato più volte sconsigliato dalla Banca d’Italia in quanto ritenuto un investimento troppo oneroso e poco conveniente. Nonostante questo “sconsiglio” la trattativa andò in porto senza che, però, vi fossero benefici per la Banca Popolare di Luino e Varese. Da qui l’azione di responsabilità verso l’ex Presidente i cui difensori non solo sarebbero intenzionati a raggiungere un accordo fra le parti prima di comparire davanti al Giudice, ma criticano anche il ritardo con cui la Commercio e Industria ha avviato la causa rispetto al periodo in cui avvennero i fatti contestati. Per questo si dicono convinti che l’azione non sia altro che una ritorsione nei confronti del loro assistito che avrebbe sempre espresso contrarietà all’ingresso della Commercio e Industria nella Popolare di Luino e Varese.
di Bob Decker
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