Iraq: torture; Lynndie si dichiara colpevole
NEW YORK - Lynndie England, la soldatessa americana con l'iracheno nudo al guinzaglio, il cui processo di corte marziale si è aperto oggi a Fort Hood, in Texas, si è dichiarata colpevole di abuso su prigionieri e abbandono del servizio. L'imputata, che ha 22 anni, dovrebbe conoscere questa settimana il verdetto nei suoi confronti per aver partecipato alle sevizie e alle umiliazioni su prigionieri di guerra avvenute nell'autunno 2003 nel carcere di Abu Ghraib vicino a Baghdad.
Grazie all'ammissione di colpevolezza, Lynndie rischia fino a 11 anni di prigione, contro i 16 e mezzo iniziali, ma i suoi avvocati non escludono una riduzione ulteriore della pena. La soldatessa è rimasta incinta a Abu Ghraib. Il padre è Charles Graner, un altro riservista condannato a dieci anni di prigione per lo scandalo delle torture.




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