Votazioni 28 novembre: cellule staminali, per numerosi parlamentari un'occasione da non perdere
BERNA - Un centinaio di parlamentari di sinistra e di destra, rappresentativi dell'intero ventaglio politico elvetico - dal PS all'UDC - hanno deciso di impegnarsi insieme in favore della legge che disciplina la ricerca sulle cellule staminali, che sarà sottopposta in votazione popolare il 28 novembre. I fautori della normativa ritengono infatti che essa sia latrice di nuovi orizzonti e di speranze promettenti non solo per i ricercatori ma anche, e soprattutto, per i malati.
"Chiara ma anche molto restrittiva": questa in sintesi l'opinione ricorrente fra i parlamentari nel definire la nuova legge varata lo scorso dicembre dal Parlamento. La sua portata è infatti limitata ed in nessun modo può essere considerata un assegno in bianco per i ricercatori, hanno sottolineato oggi in una conferenza stampa i paladini della legge.
La consigliera agli Stati Madeleine Amgwerd osserva al riguardo che numerose condizioni devono essere soddisfatte per autorizzare la ricerca sulle cellule staminali embrionali. La democristiana del Giura cita in primo luogo il consenso dei coniugi, il parere favorevole della commissione etica e l'impossibilità di far progredire la ricerca in altro modo.
Proibite la clonazione e l'uso commerciale
Sono inoltre enunciati diversi divieti come quello di clonare un individuo o di produrre embrioni esclusivamente per fini scientifici e di ricerca. Vige peraltro il divieto tassativo di sfruttare commercialmente le cellule, ricorda la parlamentare giurassiana.
Fautore della nuova normativa è anche il consigliere nazionale socialista Franco Cavalli. L'oncologo ticinese sottolinea le grandi speranze che il mondo scientifico nutre su questo tipo di ricerca.
"La possibilità di usare cellule staminali embrionali offre alla scienza sbocchi ben più interessanti della ricerca tradizionale sulle cellule adulte", spiega Cavalli, precisando che le prime sono in grado di rigenerare tutti gli organi, anche i più importanti come il cuore e il fegato, mentre le cellule adulte agiscono su un solo organo.
Nuovi orizzonti
Approvando la nuova legge il 28 novembre, "diamo la possibilità ai ricercatori svizzeri di proseguire gli sforzi verso nuove terapie in grado di guarire malattie fino ad oggi incurabili", ricorda il radicale zurighese Felix Gutzwiller.
Il comitato "Sì alla ricerca sulle cellule staminali, sì al progresso della medicina" conta 101 parlamentari di ogni colore politico: 49 radicali, 22 democristiani, 21 democratici di centro e nove socialisti.




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