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REGIO INSUBRIA: "Isola Felice 2": cambia il Collegio giudicante
Alle calende greche il processo contro la criminalità organizzata in azione sull'asse Como-Varese?
REGIO INSUBRIA: "Isola Felice 2": cambia il Collegio giudicante
Alle calende greche il processo contro la criminalità organizzata in azione sull'asse Como-Varese?
VARESE. Tutto da rifare il processo “Isola Felice” contro i componenti la criminalità organizzata che negli Anni ’90 dominava sull’asse Como-Varese. Un processo iniziato tre ani fa e che rischia di ripartire da zero dopo il cambio del Colleg...
VARESE. Tutto da rifare il processo “Isola Felice” contro i componenti la criminalità organizzata che negli Anni ’90 dominava sull’asse Como-Varese. Un processo iniziato tre ani fa e che rischia di ripartire da zero dopo il cambio del Collegio Giudicante. Quasi cento gli imputati al maxi dibattimento, fra cui alcuni nomi “eccellenti” della ‘ndrangheta lombarda che avevano stretto patti di amicizia e di non belligeranza con i clan riconducibili al calabrese Franco Coco Trovato, con quartier generale a Lecco, cui si riconduce anche quel Domenico Paviglianiti di Cermenate che solo pochi giorni fa a Milano ha ottenuto il rito abbreviato per evitare l’ergastolo che, altrimenti gli sarebbe stato inflitto per i 4 omicidi cui sarebbe coinvolto. Fra gli imputati dell’Isola Felice troviamo anche personaggi ricollegabili al terribile sequestro della giovanissima Cristina Mazzotti, rapita a Eupilio (Como) il 25 luglio del ’75 e trovata morta in una discarica il primo settembre successivo. Il rischio di dover ripartire da zero, dopo i mille intoppi già conosciuti, è concreto: al fianco del Presidente del Tribunale Penale, Giovanni Polidori, infatti, non ci saranno più i due Giudici a Latere Muscato-Scimicariello, bensì i Giudici Clemente e Minerva. Quasi sempre accade, infatti, che in casi come questo, il lavoro già svolto venga vanificato in quanto il nuovo collegio giudicante, solitamente, decide di ripartire dal primo foglio dei fascicoli di inchiesta. Ciò vuol dire far deporre nuovamente centinaia di testimoni, riesaminare quintali di carta, verbali, denunce. In poche parole la sentenza al maxi - processo rischia di essere rinviata alle calende greche lasciando ancora per lunghi anni impuniti reati gravissimi: estorsioni, rapine, estorsioni, traffici di armi e di droga.
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