Eva Herzigova ha perdonato il marito
Eva Herzigova ha perdonato il marito Gregorio Marsiaj, marito della top model, era stato immortalato a Praga in compagnia di un'avvenente mora
Gregorio Marsiaj, marito della top model, era stato immortalato a Praga in compagnia di un'avvenente mora
LONDRA - Nelle scorribande mondane che costituiscono la spina dorsale dell'universo mondano vip, i rimorsi sono soltanto morsi dati di continuo al talamo delle ispirazioni notturne. Ne sa qualcosa l'imprenditore Gregorio Marsiaj, marito della top model Eva Herzigova, che qualche settimana fa era stato pizzicato durante un party, in quel di Praga, in compagnia di un'avvenente mora, con la quale si era anche scambiato qualche effusione tutt'altro che innocente. I bene informati, si chiamano anche malelingue, avrebbero subito diffuso la notizia di un'imminente rottura con la gelosissima moglie, proprio a causa della scappatella di Gregorio nella terra natia di Eva.
Niente di meno vero. La crisi pare essere rientrata. La coppia si è mostrata, splendida splendente e soprattutto unita, a Londra, in occasione del red carpet degli "Harper Bazaar's women of the year awards": Eva è apparsa felice, avvinghiata al marito, che ha ricambiato mostrando evidenti segni di intesa ritrovata. O, se preferite, di intesa mai perduta, perché, come ha riferito un amico della coppia: "La sera in cui Giorgio si trovava a Praga, non è accaduto nulla di eclatante: lui era in compagnia di un'amica, che ben conosce anche Eva, con la quale si è intrattenuto in una lunga conversazione durante il party. Al termine della festa, ognuno se ne è andato per i fatti propri. Questo Eva lo sa bene, dunque non ha avuto niente da rimproverare al marito".
A quanto pare, la coppia tiene. Vedremo fino a quando. Alle volte, "coppia felice" è un ossimoro che tradisce un falso stato di grazia, destinato a non durare, abbrustolito alla fiamma di calde passioni per amanti che, fino a qualche tempo prima, risultavano ben occultati/e.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!