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Willem Dafoe: «Ho preso la cittadinanza italiana con orgoglio»

L'attore, che ha sposato la regista italiana Giada Colagrande, ha il doppio passaporto
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Willem Dafoe: «Ho preso la cittadinanza italiana con orgoglio»
L'attore, che ha sposato la regista italiana Giada Colagrande, ha il doppio passaporto
ROMA - Alla Berlinale l'attore americano Willem Dafoe, classe 1955, ha ricevuto l'Orso d'oro alla carriera. Dafoe è anche nominato all'Oscar per la performance in "The Florida Project", la sua terza candidatura alla statuetta, dopo "Plato...

ROMA - Alla Berlinale l'attore americano Willem Dafoe, classe 1955, ha ricevuto l'Orso d'oro alla carriera. Dafoe è anche nominato all'Oscar per la performance in "The Florida Project", la sua terza candidatura alla statuetta, dopo "Platoon" e "L'ombra del vampiro", questa volta da non protagonista.

Nel corso di un'intervista Willem Dafoe, commentando il riconoscimento ricevuto e alla domanda se ritiene che per lui sia arrivato il tempo dei bilanci, risponde: «Non sono il tipo che si guarda indietro. Non mi aggrappo al passato, preferisco pensare a quello che sto facendo. Dio sa che non sono finito. Ma apprezzo il riconoscimento del mio lavoro: arriva da un festival di prestigio, ci sarà una retrospettiva di dieci miei film. Sono stato alla Berlinale in giuria e più volte vi ho presentato film a cui ho partecipato».

L'attore, che ha sposato la regista italiana Giada Colagrande, ha il doppio passaporto, americano e italiano. E' soddisfatto che una parte della sua vita sia in Italia e dice: «Ho preso la cittadinanza con orgoglio. Ho famiglia, amici e la mia vita sentimentale in Italia. Mi sento come un immigrato, lentamente sto diventando italiano anche in cose superficiali, gesticolo come voi, parlo con i gesti, cosa che non avevo mai fatto prima. Nella mia vita da nomade, Roma è sentirsi a casa».

Poi, parlando dell'attrazione che Roma esercita su di lui, aggiunge: «Amo il vicinato. La città può essere bizzarra, potrebbe essere più pulita. Ho vissuto nella New York degli anni '70 e nel paragone Roma è un paradiso, meno stressante e pericolosa. Posso vivere nell'imperfezione e un po' di caos, altrimenti mi trasferirei in Scandinavia».

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