Roberto Bolle, con Antonio Spagnolo è finita
"Tutta colpa dei paparazzi", ha detto il chirurgo plastico
MILANO - La relazione tra Roberto Bolle e Antonio Spagnolo è già giunta al capolinea.
A parlare è il chirurgo plastico dei reality show che ha ammesso come ad aver fatto precipitare le cose con l'étoile della Scala siano stati i recenti scatti del settimanale 'Chi', che ritraevano i due mentre si baciavano appassionatamente per le strade di Milano dopo un giro in moto.
"Quello che c'è stato tra me e Roberto è sotto gli occhi di tutti - ha rivelato Spagnolo al settimanale OGGI - Lo avete visto e non c'è niente di male, niente di cui vergognarsi. È stata una passione, anzi, direi un grande desiderio di conoscersi. Il nostro è stato un bell'inizio, ma è andato a morire da solo".
"La sera che ci hanno fotografato, avevo appena regalato a Roberto un casco perché non lo aveva ed era la prima volta in vita sua che saliva su una moto - continua il medico - Eravamo molto tranquilli, uscivamo da un ristorante in Brera e nessuno dei due pensava ai paparazzi. In questo, forse, siamo stati un po' superficiali anche perché qualche giorno prima, sempre in centro, avevamo incontrato dei conoscenti e tra loro c'era un giornalista...".
Roberto è sempre stato molto riservato sulla sua vita privata e, di fatto, non ha mai ammesso di essere omosessuale. Per tale ragione, per il ballerino 40enne vedere quegli scatti pare sia stato un vero e proprio shock. Antonio continua: "Quando sono uscite quelle foto ci siamo sentiti al telefono. Entrambi eravamo agghiacciati. Io non ho passato delle belle ore e nemmeno Roberto credo, anche se con me non ha commentato".
Oltre alla paura dei paparazzi, Spagnolo è consapevole che con Bolle non avrebbe funzionato anche a causa dei loro estenuanti impegni lavorativi. Antonio ha aggiunto: "Da lì in avanti abbiamo iniziato a sentirci sempre meno e poi la cosa è andata a morire spontaneamente. Non avrebbe potuto continuare comunque: Bolle si allena otto ore al giorno, vive per la danza e viaggia molto. Io sono in sala operatoria dalle sette del mattino e finisco a tarda sera. Siamo entrambi molto concentrati sul lavoro e questo complicava le cose".




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