Cerca e trova immobili
LUGANO

iL pesce di lago nella storia e nella tradizione gastronomica dell'Insubria

Luigi Bosia
iL pesce di lago nella storia e nella tradizione gastronomica dell'Insubria
da Luigi Bosia Un libro sui pesci dei laghi di casa nostra. Non soltanto un ricettario ma anche una ricerca a carattere storico-documentaristico con alcune significative curiosità, prima fra tutte la singolarit&...

da Luigi Bosia

Un libro sui pesci dei laghi di casa nostra. Non soltanto un ricettario ma anche una ricerca a carattere storico-documentaristico con alcune significative curiosità, prima fra tutte la singolarità di affrontare il tema in un’ottica transfrontaliera, precisamente la Regione Insubrica come si precisa nel titolo stesso. Il corposo volume – 540 pagine ed alcune centinaia di immagini – considera i quattro laghi principali (Maggiore, Ceresio, Lario e quello di Varese), come pure alcuni laghi «minori» (precisamente i laghi di Garlate, di Mezzòla, di Comabbio e di Monate) della zona di confine in cui si pratica ancora la pesca di mestiere.

Nella prima parte Raimondo Locatelli ci offre un’ampia e documentata indagine sul pesce e temi affini per i citati bacini prealpini, cercando di mettere in evidenza molti aspetti – relativi, fondamentalmente, al passato – di questo alimento importante nella nutrizione all’interno dei paesi di lago e si sofferma – con abbondanza di dati e di notizie – su come veniva pescato il pesce, su come veniva conservato e su come era smerciato entro e fuori queste terre, mettendo altresì a fuoco le credenze sul pesce, le modalità nel consumo, le feste attorno a questo prodotto del lago, le tensioni fra un paese e l’altro per i diritti di pesca, l’impiego di micidiali attrezzi per far razzia di una determinata specie, le tradizioni, ecc.

In questo senso, il libro ha un chiaro, preciso valore a carattere informativo, soprattutto in un’ottica squisitamente didattica e con precisi connotati di informazione, di memoria, di vissuto da conoscere e meritevole pertanto anche di essere salvaguardato ed apprezzato. Il valore della pubblicazione – voluta e condotta tenacemente in porto grazie all’impegno profuso da Raimondo Locatelli, che non è nuovo nel divulgare libri (come i due volumi su «La pesca nel Cantone Ticino» e «Sant’Andrea di Muralto, un secolo di pesca») – sta, oltre che nella mole dell’indagine, nella singolarità dei contenuti, ma ancor più nell’originalità della ricerca: difatti, è la prima volta che il tema del pesce di lago viene affrontato a volo d’uccello sui quattro principali corpi idrici nel Ticino e in Lombardia.

La seconda parte del libro è dedicata alle molteplici modalità di lavorazione e di conservazione, ma soprattutto di cottura del pesce. Si danno utili e facili consigli (sempre corredati da immagini didattiche, dovute soprattutto al fotografo Alain Intraina) sulla preparazione del pesce nelle cucine delle nostre case. Si tratta di ben 613 ricette proposte e raccolte presso pescatori, massaie, cuochi, chef di alberghi e ristoranti, o più semplicemente appassionati della buona tavola, nonchè in vecchi libri riguardanti i laghi citati. Qui Locatelli si è avvalso della preziosa collaborazione del noto cuoco e amico, Massimo Del Canale, che – oltre ad avere un noto ristorante alle Cinque Terre – da una ventina d’anni, in inverno, è presente in Ticino dove lavora in ristoranti e presso privati. Vanta vasta esperienza nel cucinare magistralmente ogni tipo di pesce. Massimo commenta anche molte delle ricette e dà consigli e avvertimenti. Una guida preziosa e competente. Sono ricette proprie, di famiglia , di vicini di casa ma anche di professionisti Vi figura anche una tratta da Ticino a Tavola.

Pur contando quasi 550 pagine il volume è offerto al modico prezzo di 60 franchi. Può essere acquistato presso l’editore, oppure presso negozi di pesca e presso il Museo della pesca a Caslano. 

Da segnalare, infine, l’appoggio incondizionato della Regio Insubrica (con testi nella parte iniziale da parte del consigliere di Stato Marco Borradori e dei rappresentanti delle province italiane affiliate a questo organismo), nonché la prefazione di Marta Lenzi Repetto, curatrice della Biblioteca internazionale di gastronomia a Lugano, istituzione di grande spessore culturale e il cui intervento dà smalto a questa pubblicazione.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE