Secondo fonti libanesi anche la moglie ha reso possibile l'arresto
Beirut - La moglie di Saddam Hussein ha fornito agli americani ''alcune informazioni'' utili a scoprire il rifugio del marito. ''Fonti bene informate libanesi'' citate dall'Agenzia tedesca Dpa, spiegano che Samira Shahbandar, rifugiata a Beirut da alcune settimane, da dove manteneva ''regolari'' contatti con Saddam, avrebbe ''dato agli americani e ai loro alleati alcune informazioni sulla zona in cui si nascondeva''. Quanto e' certo e' che il Sunday Times proprio oggi pubblicava un articolo, frutto di una lunga inchiesta, in cui si rendeva noto che la donna si trovava a Beirut, insieme al figlio Ali, e si manteneva in costante contatto con il marito che l'aveva aiutata a fuggire. Samira, che vive in Libano sotto falsa identita', e il nome di Adjira, aveva risposto ad alcune domande del giornalista del settimanale a cui aveva assicurato ''se conosco bene mio marito, non si lascera' mai catturare''.
Discendente da una famiglia altolocata irachena, all'inizio degli anni ottanta Samira aveva sposato Saddam in seconde nozze, dopo che il dittatore aveva rapito il primo marito per convincerlo a concedere il divorzio alla donna. A sua volte Saddam per lei aveva di fatto lasciato Sajida, la cugina di primo grado da cui aveva avuto cinque figli, fra cui Uday e Qusay. ''Non ha mai amato nessun'altra quanto me'' -ha affermato sicura Samira. ''Ha fatto degli errori. Ma mi ha detto di aver realizzato che se offrirvi a un iracheno una mela pretende di avere un intero cesto di frutta'' -ha aggiunto, commentando la carriera politica di Saddam. La donna ricorda poi i giorni che hanno fatto seguito l'inizio della guerra, i diversi rifugi che il marito aveva fatto trovare per lei, prima a Baghdad, poi a Diyala, vicino a Baquba, poi di nuovo il quartiere residenziale di Baghdad di Mansur, dove ha visto un'altra volta il marito che ha pianto con lei, ''sapendo di essere stato tradito''. Infine, il deserto al confine con la Siria a bordo di un camioncino. E li', 12 giorni dopo la caduta di Baghdad, l'ultimo incontro con il marito, arrivato su un'auto normale, travestito da beduino. E' lui a consegnarle una valigetta con cinque milioni di dollari in contanti, una cassetta con dieci chili di lingotti d'oro. Dopo Damasco, Beirut.
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